Giorno del Ricordo: queste le iniziative
di Paolo Radivo
La sera dell’11 febbraio, nell’ex convento dell’Annunciata, è stato rappresentato lo spettacolo di D. Giandrini e F. Palmieri Il sentiero del padre - Viaggio tra i segreti delle foibe carsiche, ad ingresso libero.
Ancona
Il 17 febbraio è stata inaugurata alla Mole Vanvitelliana la mostra Il confine più lungo. Affermazione e crisi dell’italianità adriatica, promossa dal Comune di Ancona in collaborazione con l’ANVGD, l’ADES, l’Università degli Studi di Trieste e l’Associazione delle Comunità Istriane. L’esposizione, realizzata dall’Istituto per la Storia del Movimento di Liberazione nel Friuli Venezia Giulia, rimarrà aperta fino al 4 marzo.
Bagheria (Palermo)
La mattina del 10 febbraio il Giorno del Ricordo è stato solennemente celebrato nell’aula del Consiglio comunale su iniziativa del Comitato 10 Febbraio e con il patrocinio del Comune, presenti cittadini e studenti.
Bari
La mattina del 10 febbraio, nella sala del Consiglio comunale, si è tenuto un seminario di studi dedicato al Giorno del Ricordo organizzato da Comune e IPSAIC. Sono fra gli altri intervenuti il sindaco e la docente universitaria triestina Anna Millo. Sono quindi state proiettate alcune interviste ai profughi giuliano-dalmati giunti a partire dal 1954 nel Villaggio Trieste, realizzate dal regista Angelo Amoroso d’Aragona in collaborazione con Transtv, l’Istituto storico «Don Policarpo Scagliarini» e l’Istituto per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea.
Nel pomeriggio è stata celebrata una messa in memoria delle Vittime delle Foibe presso la chiesa di Sant’Enrico del Villaggio Trieste. In serata l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari ha tenuto un concerto nella multisala «Showville».
Barletta
Per il 10 febbraio il sindaco di Barletta Nicola Maffei ha promosso presso il teatro «Curci» un concerto dedicato alla… Giornata della Memoria, ovvero dello sterminio degli ebrei e alla deportazione degli antifascisti nei campi nazisti. Giuseppe Dicuonzo, delegato provinciale ANVGD di Barletta-Andria-Trani, nonché socio del Libero Comune di Pola in Esilio e della Famiglia Dignanese, ha accusato il sindaco di rimozione totale del Giorno del Ricordo e vilipendio della legge 92/2004. Invano l’assessore provinciale Dario Damiani (PDL) aveva sollecitato il sindaco a commemorare almeno quest’anno Foibe ed Esodo.
Bellano (Lecco)
Il pomeriggio del 10 febbraio, nella chiesa parrocchiale, è stata celebrata una messa in memoria dei Martiri delle Foibe e degli Esuli istriano-fiumano-dalmati.
Belluno
La cerimonia ufficiale del Giorno del Ricordo si è svolta in via Vittime delle Foibe, presenti il prefetto, una rappresentante della Provincia e il sindaco. Ha fatto scalpore l’irrituale intervento del presidente del comitato provinciale dell’ANVGD Giovanni Ghiglianovich. Dopo aver accusato De Gasperi di aver rinunciato all’Istria e Mariano Rumor di aver ceduto con Osimo la Zona B, Ghiglianovich ha continuato: «L’INPS eroga pensioni agli infoibatori e toglie agli esuli una maggiorazione di 20 euro perché non dovuta. Un nostro presidente, Sandro Pertini, va a Belgrado alle esequie e a baciare la bara di Tito e la bandiera jugoslava. Non sono mai stati trovati i soldi per compensare i nostri beni abbandonati, che lo Stato ha barattato con i danni di guerra dovuti come nazione sconfitta. Lo Stato ricorre in Cassazione per non concederci una casa popolare e quando soccombe saltano su i "presidentini" regionali a chiuderci le porte in faccia per aprirle agli immigrati di oggi. Il presidente Carlo Azeglio Ciampi concede la medaglia d’oro alla mia città madre, Zara, distrutta, ma tutto si blocca su richiesta dell’ambasciatore croato a Roma...». «Voglio che lo Stato – ha concluso Ghiglianovich – revochi la medaglia a Tito. Ma, visto che non posso combattere contro lo Stato, mi rimane un’ultima risorsa: rinuncerò alla cittadinanza italiana e diventerò apolide». Nei giorni precedenti il comitato ANVGD di Belluno aveva inviato una petizione al prefetto affinché venga tolta a Tito l’onorificenza, conferitagli da Saragat nel 1969, di cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana decorato di Gran Cordone.
Bettola (Piacenza)
La sera del 18 febbraio, nella sala consiliare del municipio, si è svolto un incontro pubblico dal titolo A colloquio con la storia. Dopo l’introduzione del sindaco, sono intervenuti un rappresentante del comitato Cittadini per le foibe e Lino Vivoda, consigliere del Libero Comune di Pola in Esilio (LCPE).
La mattina del 19 febbraio è stata celebrata una messa in suffragio degli Infoibati. Quindi l’amministrazione comunale ha inaugurato la Salita Martiri delle Foibe, che conduce alle scuole elementari da via Europa. La lapide dedicatoria, scoperta dal sindaco Simone Mazza e da Lino Vivoda, è stata benedetta dal parroco don Angelo Sesenna.
Bologna
Il pomeriggio del 19 gennaio, presso la sede provinciale dell’ANVGD, il prof. Guido Rumici ha tenuto una conferenza su Istria, Fiume, Dalmazia: una panoramica delle terre perdute.
La mattina del 10 febbraio il Consiglio comunale ha ufficialmente celebrato il Giorno del Ricordo in municipio. Fulvio Salimbeni (Università di Udine) ha presentato una relazione su Foibe ed esodo: il tragico esito d’una storia dalle radici remote.
Nel pomeriggio, a palazzo Malvezzi, si è svolto un Consiglio provinciale straordinario con l’intervento di Marino Segnan (ANVGD), Giuseppe De Vergottini (Coordinamento Adriatico), del presidente del Consiglio provinciale e della Presidente della Provincia.
Sempre nel pomeriggio alcuni militanti di Forza Nuova hanno tenuto in piazza Galvani un presidio sui temi del Giorno del Ricordo. Nelle vicinanze, ma separati dalla Polizia, c’erano quasi cento giovani dell’«Assemblea antifascista» con molte bandiere rosse. Questi ultimi, dopo aver cantato cori contro i forzanovisti, hanno tentato di raggiungerli in corteo attraversando la galleria Cavour con uno striscione recante la scritta «Ci piacciono di più i fascisti a testa in giù». Impossibilitati, hanno lanciato palle di neve e ghiaccio contros poliziotti e carabinieri.
Nel pomeriggio dell’11 febbraio ha avuto luogo la cerimonia ufficiale al Giardino Martiri dell’Istria, Venezia Giulia e Dalmazia con sfilata di labari e deposizione di una corona d’alloro al cippo presso il teatro «San Gioacchino», presenti autorità civili e militari e associazioni d’arma. È seguito un concerto della corale di San Michele in Bosco.
La mattina del 12 febbraio alla stazione ferroviaria, presenti autorità e associazioni d’arma, è stata deposta una corona d’alloro alla lapide che ricorda il passaggio dei profughi da Pola nel 1947. Poco dopo, alla rotatoria Martiri delle Foibe è stata deposta un’altra corona d’alloro, sempre con la presenza delle autorità e delle associazioni d’arma.
La sera del 19 febbraio, nella chiesa di Santa Maria Regina dei Cieli, il coro di San Michele in Bosco ha tenuto un concerto.
Bolzano
Nel pomeriggio del 9 febbraio, presso la Biblioteca provinciale italiana «Claudia Augusta», è stato presentato il libro di Fausta Maria Milli (pseudonimo di un’esule istriana) Straniero, su iniziativa della Provincia Autonoma di Bolzano e dell’ANVGD provinciale.
Brescia
La mattina del 10 febbraio ha avuto luogo a palazzo Loggia un convegno su La Serenissima Repubblica di Venezia, Istria, Fiume e Dalmazia baluardi di civiltà ai confini orientali d’Italia, promosso dal Centro Mondiale per la Cultura Giuliano-Dalmata. È stato proiettato un audiovisivo sulla Repubblica di Ragusa. Erano presenti oltre 200 persone.
Busto Arsizio (Varese)
Due le iniziative organizzate dal Comune in collaborazione con l’ANVGD provinciale.
La sera del 9 febbraio il coro degli Alpini «Monterosa» si è esibito al cinema-teatro «Aurora».
La mattina del 10 febbraio, dopo la messa nella chiesa dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, un corteo ha raggiunto la statua di S. Biagio, dove sono state commemorate le vittime delle Foibe, è stata deposta una corona e intitolata la piazzetta a don Emerico Ceci (Mirko Cecich), il sacerdote istriano che aiutò fino alla morte nel 1980 i tanti profughi che come lui si insediarono a Borsano. «Riferimento sicuro – si legge sulla targa – per la comunità che tra queste vie ritrovò casa e patria, attorno a questa statua unità e preghiera. Appassionato insegnante ed educatore stimato di generazioni di bustocchi e bustesi. Sacerdote, teologo, storico, archeologo».
Cadoneghe (Padova)
Il Comune di Cadoneghe ha organizzato per la sera del 10 febbraio nella sala consiliare un incontro dove si è parlato soprattuto del contributo dato dal concittadino Franco Biasia alla conoscenza delle vicende del campo di concentramento di Chiesanuova, dove le autorità fasciste rinchiusero alcune migliaia di slavi deportati dalla Jugoslavia occupata.
Cagliari
Nel pomeriggio del 10 febbraio, al Parco Martiri delle Foibe, i rappresentanti della Regione Sardegna e della Provincia di Cagliari hanno celebrato il Giorno del Ricordo. Mancava il sindaco di Cagliari Massimo Zedda (Sinistra Ecologia e Libertà). La sua assenza è stata stigmatizzata da Futuro e Libertà.
Calalzo di Cadore (Belluno)
Il 10 febbraio il sindaco Luca De Carlo e l’assessore alle politiche giovanili Antonio Da Col hanno inviato una lettera ai sindaci di Aci Sant’Antonio (Catania), Campegine (Reggio Emilia), Nuoro, Palma di Montechiaro (Agrigento), Parete (Caserta), Parma, Quattro Castella (Reggio Emilia), Reggio Emilia, Scampitella (Avellino), Ussana (Cagliari) e Verzino (Crotone) per esortarli a trasformare le rispettive «Vie Tito» in «Vie Martiri delle Foibe». «Chi ha calpestato, annientato e volutamente perseguitato per ragioni ideologiche i nostri fratelli – hanno scritto i due amministratori cadorini – non può e non deve avere riconoscimenti ufficiali nemmeno nella toponomastica. Mutarla, intitolando vie e piazze ai martiri delle foibe orrendamente uccisi e per troppo tempo dimenticati anche dai libri di storia, sarebbe una risposta al sentire comune, dando giustizia a chi non l’ha avuta nella memoria collettiva».
Cassina de’ Pecchi (Milano)
La sera del 9 febbraio, nella sala conferenze della Biblioteca comunale, si è svolto un incontro con Piero Tarticchio, scrittore, presidente della Fameia Gallesanesa e del Centro di Cultura Giuliano-Dalmata di Cremona e già responsabile della redazione milanese de «L’Arena di Pola».
Cerese di Virgilio (Mantova)
Nel pomeriggio dell’11 febbraio si è tenuto presso il «Best Western Hotel Cristallo Mantova» il convegno Foibe viaggio nell’Inferno, organizzato dall’Associazione Culturale Thule Italia con il patrocinio dell’AESPI.
Cervignano del Friuli (Udine)
Nel tardo pomeriggio dell’8 febbraio, al teatro comunale «Pier Paolo Pasolini», l’associazione Grado Teatro ha proposto lo spettacolo a leggio Radio Pola Special (testo di Bruno Carra e Danilo Colombo, riduzione di Tullio Svettini) con celebri canzoni popolari.
A mezzogiorno del 10 febbraio si è svolta una cerimonia commemorativa in piazza dell’Esodo Istriano, Giuliano e Dalmata promossa dall’amministrazione comunale.
In corrispondenza con il Giorno del Ricordo è stato allestito nella biblioteca civica uno scaffale tematico.
Cirié (Torino)
La sera del 24 febbraio, alla biblioteca civica «A. Corghi», per iniziativa dell’Associazione Culturale Istriani-Fiumani-Dalmati del Piemonte, l’esule Tito Delton ha tenuto una conferenza sull’Esodo e presentato il suo libro Fuga dall’Istria (editore Greco e Greco, 2010), riguardante le vicissitudini di una famiglia originaria di Pola, con letture e discussione sull’argomento.
Como
Il 31 gennaio il presidente provinciale dell’ANVGD Luigi Perini, il prof. Giuseppe Gagliano e Roberto Stanzione hanno parlato agli alunni di una classe del liceo scientifico «Paolo Carcano».
Cormons (Gorizia)
La mattina del 10 febbraio l’ANVGD di Gorizia ha tenuto una cerimonia commemorativa senza la partecipazione del Comune.
Dolo (Venezia)
Su iniziativa della Provincia di Venezia e del comitato provinciale dell’ANVGD, la sera del 10 febbraio, alla biblioteca comunale, Antonio Zett, vice-presidente provinciale dell’ANVGD, il sindaco di Dolo e l’assessore comunale alla Cultura hanno parlato sul tema Oltre il silenzio: eventi che portarono all’esodo giuliano-dalmata.
La mattina del 24 febbraio, all’istituto tecnico «Lazzari», Antonio Zett, il presidente provinciale dell’ANVGD Alessandro Cuk, il sindaco di Dolo, l’assessore provinciale all’Istruzione e l’assessore comunale alla Cultura parleranno del Giorno del Ricordo.
Duino-Aurisina (Trieste)
La mattina del 12 febbraio don Fabio La Gioia ha celebrato una messa nella chiesa del Villaggio del Pescatore con lettura della Preghiera dell’Infoibato di mons. Antonio Santin e un intervento del sindaco Giorgio Ret. In seguito sono state deposte corone d’alloro ai due monumenti del Villaggio.
Nel pomeriggio, a Borgo San Mauro, in collaborazione con la Pro Loco Mitreo, ha cantato il coro «Alpi Giulie».
Ferrara
Nella tarda mattinata del 9 febbraio il comitato provinciale dell’ANVGD ha proiettato il dvd Esodo ad alcune classi del liceo classico «Ariosto». Il gruppo teatrale studentesco ha quindi letto alcuni passi del libro Istria, Fiume, Dalmazia: Testimoni di un Esodo. L’incontro si è concluso con l’intervento del presidente e del vice-presidente del comitato e con la testimonianza di un’esule.
Nella tarda mattinata del 10 febbraio, per alcune classi dell’istituto per geometri «Aleotti», in collaborazione con la Comunità di Piemonte d’Istria, è stato proiettato un dvd su quella località. Un’esule nata a Piemonte ha quindi reso la sua testimonianza. Il gruppo teatrale dell’istituto ha poi inscenato uno spettacolo. Sono seguiti l’intervento del presidente del comitato ANVGD e la testimonianza di un’esule.
Nel pomeriggio del 10 febbraio, in Prefettura, gli esuli residenti a Ferrara hanno incontrato il prefetto.
La mattina del 12 febbraio, alla messa in duomo, il sacerdote ha ricordato gli avvenimenti e le sofferenze degli istriani, fiumani e dalmati e del clero cattolico. È stata anche letta la Preghiera dell’Infoibato.
Il pomeriggio del 16 febbraio, in municipio, è stato presentato il libro di Grazia Maria Giassi Lettere prima della foiba. Gli studenti dell’istituto per geometri «Aleotti» ne hanno poi teatralizzato alcuni passi.
Fertilia (Sassari)
Il 10 febbraio Fertilia ha commemorato l’arrivo degli esuli istriano-fiumano-dalmati nella colonia agricola. Poste Italiane ha attivato nei locali dell’Ente Giuliano di Sardegna un servizio postale temporaneo con l’emissione di un annullo speciale filatelico recante la dicitura «Giorno del Ricordo 2012. Per non dimenticare». Dopo la giornata celebrativa, l’annullo sarà trattenuto per due mesi a Sassari nello sportello filatelico dell’ufficio postale di via Brigata Sassari. In tale periodo sarà ancora possibile far bollare la corrispondenza con l’annullo direttamente allo sportello o inviando gli oggetti, già affrancati, in busta chiusa ed accludendo la busta già indirizzata e affrancata per la restituzione.
Fidenza (Parma)
Nel pomeriggio del 13 febbraio il Consiglio comunale si è riunito in seduta straordinaria al Ridotto del teatro municipale «Magnani». Sono intervenuti Lino Vivoda, la presidente del Consiglio stesso e il sindaco.
Firenze
La mattina del 10 febbraio si è tenuto all’hotel «Garden Inn» di Novoli un convegno sulle Foibe, organizzato dalla lista universitaria Studenti per le Libertà, che ha visto quali relatori Renato Farina, opinionista di «Libero», Carla Sodini, docente di Scienze politiche, e Myriam Andreatini Sfilli, presidente provinciale dell’ANVGD. In precedenza i presidi delle facoltà fiorentine di Scienze politiche, Economia e Giurisprudenza avevano negato l’autorizzazione a tenere il convegno il 3 febbraio in un’aula universitaria «per non generare possibili tensioni all’interno dell’Ateneo», visto che il giorno successivo erano previsti scontri in città tra militanti di destra e sinistra per un corteo riguardante proprio quei temi. Il divieto era stato confermato dal rettore perché, a suo dire, il convegno mancava di evidenza scientifica. L’Università di Firenze ha tuttavia autorizzato nei propri locali una mostra sulle Foibe che è durata dai primi di febbraio al 10 febbraio.
Nel pomeriggio del 4 febbraio non si sono verificati incidenti durante i due contrapposti cortei svoltisi in centro: Polizia e Carabinieri li hanno infatti tenuti a debita distanza. Alle 16.30 da piazza Dalmazia è partito quello promosso dall’ANPI e da gruppi di estrema sinistra, con il sostegno di CGIL e ARCI, per «ostacolare qualsiasi forma di rinascita del fascismo». Quando infine i circa 400 manifestanti con bandiere rosse, jugoslavo-comunista e dei soggetti promotori sono ritornati nella stessa piazza, è iniziato da largo Adone Zoli il «Corteo contro i crimini del comunismo», promosso dalla Giovane Italia, dal centro sociale di destra Casaggì e dal PDL fiorentini con la partecipazione di militanti di Casa Pound. In testa figurava uno striscione con la scritta «Foibe io non scordo». Sono state sventolate centinaia di bandiere italiane e alcune dalmate. Al termine i manifestanti hanno deposto in piazza Martiri delle Foibe una corona di fiori, acceso fumogeni verdi, banchi e rossi e intonato l’inno di Mameli. Fra i partecipanti c’era anche, con la fascia tricolore, il sindaco di Pratovecchio (Arezzo).
Fogliano Redipuglia (Gorizia)
La mattina dell’11 febbraio l’amministrazione comunale ha deposto una corona al monumento alle Vittime delle Foibe.
Fossò (Venezia)
La mattina del 12 febbraio, in via Martiri delle Foibe, Franco de Vidovich (ANVGD provinciale) e i sindaci di Fossò, Vigonovo e Fiesso d’Artico hanno celebrato il Giorno del Ricordo. È seguita una messa in suffragio dei Caduti e degli Infoibati.
Galliate (Novara)
Nel pomeriggio dell’8 febbraio, all’Università della Terza Età, Tito Lucio Sidari, vice-sindaco del l’LCPE, ha tenuto una conferenza su Celebrazione del Giorno del Ricordo - Storia di Istria, Fiume e Dalmazia.
La sera del 10 febbraio si è svolta nella sala del Consiglio comunale la commemorazione delle vittime delle Foibe e dell’Esodo. È intervenuto Piero Tarticchio.
Genova
La Regione Liguria ha organizzato una cerimonia per il 10 febbraio cui ha partecipato anche l’amministrazione comunale. Hanno tuttavia suscitato polemiche alcune dichiarazioni rese in precedenza dal sindaco Marta Vincenzi: in particolare le frasi secondo cui «le foibe vanno ricordate nel contesto delle guerre, dopo gli anni di vero e proprio razzismo etnico portato avanti dal fascismo», e secondo cui «il silenzio sulle foibe non è stato dovuto alla scelta di una parte sola, ma esito della realpolitik del dopoguerra». Il sindaco ha però decisamente negato che l’amministrazione non abbia fatto nulla per ricordare le Foibe. «L’anno scorso – ha detto – al "Ducale" si è tenuta una mostra interattiva sull’esodo giuliano-dalmata intitolata Confini, realizzata in collaborazione con il Comune. Negli ultimi anni alla tragedia delle Foibe sono stati dedicati giardini pubblici a Pegli e Staglieno».
Gorizia
L’ANVGD di Gorizia ha organizzato per un centinaio di studenti delle scuole superiori cittadine, accompagnati dalla prof.ssa Maria Grazia Ziberna, una visita guidata all’ex campo profughi di Padriciano e alla foiba di Basovizza, svoltasi l’8 febbraio.
Il pomeriggio del 10 febbraio l’ANVGD e la Lega Nazionale di Gorizia, insieme al Comune e in collaborazione con la Prefettura, hanno deposto omaggi floreali ai Martiri delle Foibe presso la statua bronzea di Augusto, in largo Martiri delle Foibe. Era presente anche il labaro del Libero Comune di Pola in Esilio. Al termine è iniziata la cerimonia nell’adiacente Auditorium. Il sindaco Ettore Romoli, ricordando come Gorizia abbia accolto fraternamente gli esuli, ha dichiarato che il Giorno del Ricordo non si contrappone a nessuno. Il presidente dei due sodalizi e vice-presidente nazionale vicario dell’ANVGD Rodolfo Ziberna ha affermato che quello titino fu un disegno preordinato di pulizia etnica e che oggi occorre mantenere la cultura italiana in Istria, Fiume e Dalmazia, così come coltivare buoni rapporti con la minoranza slovena in Italia. Quindi il prefetto Maria Augusta Marrosu, dopo essersi soffermata sulla necessità di comporre le memorie, ha conferito i riconoscimenti previsti dall’art. 3 della legge 92/2004 per le Vittime delle Foibe a Maria Tavian e Mario Tavian in memoria del padre Giovanni e a Franco Miccoli in memoria del padre Rocco Ciro. È seguito lo spettacolo comico Radio Pola Special, interpretato dagli attori della compagnia «Grado Teatro» Tullio Svettini, Andrea Cicogna, Andrea Mischis e Lucilla Pasquali. Infine il Coro di Sant’Ignazio ha eseguito Marinaresca, Inno dei matti, La mula de Parenzo, De Trieste fin a Zara, In mezzo al mar, Molighe el fil, Signore delle cime e Santa Gurizze.
Il pomeriggio del 13 febbraio, al Ridotto del teatro «Verdi», il prof. Stelio Spadaro e il giornalista Stefano Cosma hanno presentato il libro, curato dallo stesso Cosma in collaborazione coi consiglieri dell’LCPE Maria Rita Cosliani e Lino Vivoda, Sintesi storica delle associazioni istriane, fiumane e dalmate in Italia e delle associazioni italiane nei territori ceduti dal 1947 ad oggi, edito dall’ANVGD di Gorizia, dalla Mailing List «Histria» e dalle Edizioni della Laguna.
Il 14 febbraio, presso il ristorante «Ai Tre Soldi Goriziani», Rodolfo Ziberna ha tenuto una conferenza per i soci del Rotary Club Gorizia sul Giorno del Ricordo.
Lunedì 20 febbraio il giornalista Roberto Covaz ha presentato al Ridotto del «Verdi» il libro di Luigi Covaz La mia Istria - Ricordi dell’infanzia a Visignano.
Gradisca d’Isonzo (Gorizia)
La mattina del 10 febbraio si è svolta in municipio una cerimonia promossa dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’ANVGD e la Lega Nazionale di Gorizia.
Grado (Gorizia)
La mattina del 10 febbraio ha avuto luogo in piazzetta Vittime delle Foibe una cerimonia commemorativa promossa dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’ANVGD e la Lega Nazionale di Gorizia, presente anche il parroco di Grado mons. Zorzin. Tullio Svettini ha letto una poesia di Danilo Colombo dedicata a Biagio Marin.
Magenta (Milano)
La sera del 17 febbraio, nella sala del Consiglio comunale, è stato rappresentato lo spettacolo di D. Giandrini e F. Palmieri Il sentiero del padre - Viaggio tra i segreti delle foibe carsiche, ad ingresso libero.
Marcellina (Roma)
La mattina del 12 febbraio ha avuto luogo una cerimonia commemorativa.
Mariano Comense (Como)
Il 7 febbraio, nella Sala civica, è stata inaugurata la mostra iconografica, visitabile fino al 12 febbraio, allestita dal presidente degli Arditi d’Italia Pierpaolo Silvestri in collaborazione con il Movimento Nazionale Istria Fiume Dalmazia (MNIFD) e l’Università della Terza Età e con il patrocinio del Comune.
La sera di mercoledì 8 febbraio, sempre nella Sala civica di piazza Roma, ha avuto luogo un incontro pubblico sul Giorno del Ricordo organizzato dall’Università della Terza Età UNITRE. Sono intervenuti Tito Lucilio Sidari, Mario Corbetta, già presidente della Prima Sezione della Corte d’Assise d’Appello di Milano, Antonio Maria Orecchia (Università dell’Insubria) e Romano Cramer, segretario del MNIFD. Al termine è stato proiettato l’audiovisivo Pola addio. Era presente un folto pubblico. In precedenza la locale sezione dell’ANPI aveva invano chiesto all’UNITRE di non far parlare Cramer.
Marsciano (Perugia)
Il pomeriggio del 13 febbraio, in municipio, si è svolto un incontro di studio sulle tematiche del Giorno del Ricordo promosso dal Comune, dal Centro Studi Storico-filosofici e dall’ISIS «Salvatorelli». È intervenuto fra gli altri il prof. Giovanni Stelli, della Società di Studi Fiumani - Archivio Museo Storico di Fiume. Gli studenti del «Salvatorelli» hanno eseguito alcuni brani musicali da loro scelti.
Massa
Nel pomeriggio dell’11 febbraio la manifestazione promossa da «Casa Pound» e Forza Nuova per commemorare Foibe ed Esodo è stata contestata da gruppi di «Giovani antifascisti e antirazzisti». Ne sono sorti tafferugli con lanci di sassi e caschi che hanno provocato tre feriti, fra cui un poliziotto colpito da una bottiglia. Le forze dell’ordine hanno separato i due gruppi contrapposti, di modo che circa cinquanta militanti di estrema destra hanno potuto manifestare in una piazza, mentre un centinaio di giovani di estrema sinistra, anarchici e immigrati senegalesi hanno lanciato slogan e petardi verso i cordoni delle forze dell’ordine. Pier Paolo Marchi, segretario provinciale di Rifondazione Comunista, ha rivelato di essere stato «aggredito verbalmente da due persone» che gli hanno gridato di essere orgogliose di essere fasciste «perché significa essere veri uomini». Ha però negato che i militanti della sua parte abbiano commesso violenze. La segreteria regionale di Gioventù Italiana ha chiesto le dimissioni del sindaco Roberto Pucci «per non aver saputo gestire l’ennesimo pomeriggio di tensione politica in citta». Il consigliere comunale Stefano Benedetti (PDL) ha criticato la condotta delle forze dell’ordine.
Medea (Gorizia)
La mattina del 10 febbraio ha avuto luogo all’Ara Pacis una cerimonia commemorativa promossa dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’ANVGD e la Lega Nazionale di Gorizia.
Messina
Il pomeriggio dell’8 febbraio, presso l’aula «Cannizzaro» dell’Università di Messina, si è svolto un incontro pubblico, organizzato dallo stesso ateneo e dall’amministrazione comunale, dal titolo I momenti dell’Esodo con la testimonianza degli Esuli: Noi Ricordiamo. Temi trattati nelle relazioni: La persecuzione lunga e dimenticata per ragion di stato e Un fiumano illustre a Messina: Adolfo Berdar.
La mattina del 9 febbraio, su iniziativa del Comune e del MNIFD, presso l’Auditorium del PalaCultura si è tenuto un altro incontro su Le Foibe: il sacrificio degli italiani. È stato proiettato un documentario e al termine la compagnia «San Gabriele dell’Addolorata» ha portato in scena lo spettacolo teatrale Storia di un gatto profugo, tratto dall’omonimo romanzo di Piero Tarticchio.
La mattina del 10 febbraio ha avuto luogo in piazza Martiri delle Foibe e degli Esuli di Istria, Fiume e Dalmazia la commemorazione ufficiale del Giorno del Ricordo. A seguire, in Prefettura, sono state consegnate le onorificenze ai congiunti di alcuni Infoibati.
La mattina dell’11 febbraio, nella chiesa di Gesù e Maria delle Trombe, è stata celebrata una messa di suffragio a cura dell’Associazione Nazionale Arma di Cavalleria.
Milano
Il pomeriggio del 9 febbraio, nella sala del Consiglio provinciale, Relda Ridoni, esule fiumana, e Tito Lucilio Sidari, vice-sindaco dell’LCPE, hanno reso la loro testimonianza sull’Esodo, presenti il presidente del Consiglio provinciale e numerosi consiglieri.
La sera del 9 febbraio, allo «Spazio Oberdan», è stato rappresentato lo spettacolo di D. Giandrini e F. Palmieri Il sentiero del padre - Viaggio tra i segreti delle foibe carsiche, ad ingresso libero.
Alle ore 11 del 10 febbraio, presso lo «Spazio Oberdan», si è tenuto un incontro sul tema Italia orientale 1945 - Il sacrificio e il ricordo, presenti il vice-presidente del Consiglio provinciale e altre autorità. Luciano Garibaldi, giornalista e storico, ha parlato su Foibe: una pagina aperta, Rossana Mondoni, docente e storica, su Il sacrificio per la patria: Norma Cossetto e Graziano Udovisi. È poi intervenuto Tito Lucilio Sidari.
A mezzogiorno, in largo Martiri delle Foibe, si è svolta la commemorazione ufficiale, con i rappresentanti dei Liberi Comuni di Fiume, Pola e Zara in Esilio, del Centro Mondiale per la Cultura Giuliano-Dalmata, degli Istriani, Fiumani e Dalmati a Milano e del MNIFD. «Il compito di tutti noi – ha dichiarato il sindaco Giuliano Pisapia – è di testimoniare, con il ricordo, la più ferma condanna di ogni forma di violenza, di odio e intolleranza. Per troppi anni su questa vicenda c’è stato un silenzio colpevole e ingiustificabile. La sofferenza delle vittime non va taciuta o dimenticata, tutta la città è idealmente unita a rendere omaggio ai nostri connazionali che tanto hanno sofferto a causa di guerra, violenza e intolleranza. Oggi fortunatamente l’Italia è parte integrante di una comunità internazionale che fonda la propria esistenza sulla pace e sul rispetto tra i popoli. La progressiva integrazione nell’Unione Europea è la chiave di volta per superare definitivamente le divisioni e gli antagonismi del passato». Il MIFD ha lamentato di non aver potuto prendere la parola. Critiche a riguardo sono giunte anche dal coordinatore provinciale del PDL Romano La Russa e dal presidente leghista del Consiglio regionale Davide Boni. Ma l’amministrazione comunale ha replicato: «Non c’è stata condivisione da parte delle associazioni sui possibili oratori che avrebbero dovuto alternarsi durante la commemorazione. Si è quindi ritenuto opportuno, con la piena condivisione delle stesse associazioni, che l’unico intervento fosse quello del sindaco». Marco Osnato (PDL) ha contestato il discorso di Pisapia parlando di «commemorazione incompleta». «Sarà completa – ha aggiunto – quando qualcuno farà menzione dei partigiani titini, mai citati. Perché nelle foibe i nostri connazionali non ci sono finiti da soli».
Sempre il 10 febbraio, nel palazzo della Regione Lombardia, sono stati premiati gli alunni della classe terza C della scuola media inferiore «Bascapè» di Saronno (Varese) vincitori del concorso indetto dalla Regione stessa: L’esodo degli italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia – Ieri un dramma dimenticato, oggi una pagina di storia. Per le scuole superiori hanno invece ricevuto il premio gli allievi della quarta C del corso di elettrotecnica dell’istituto «Piana» di Lovere (Bergamo), autori del documentario La storia negata. L’audiovisivo, di 18 minuti, alterna le interviste realizzate a Giovanni Marini, nato a Fiume, ed Ettore Marussich, nato a Zagabria, entrambi esuli e ora residenti a Costa Volpino (Bergamo), con filmati d’epoca e parti lette da alcuni studenti.
La sera del 10 febbraio alcuni militanti di Forza Nuova, con il volto coperto da maschere bianche, hanno fatto irruzione nella sala di via Savona 99 che ospitava la mostra Fascismo, foibe esodo - Le tragedie del confine orientale, allestita dal Consiglio di Zona 6, dall’ANPI e dalla Fondazione Memoria della Deportazione. I forzanovisti, con la motivazione che «la mostra, tentando di stravolgere la realtà, giustificava la strage di 20mila connazionali, spiegandola come una conseguenza dell’occupazione italiana», hanno imbrattato un pannello e lasciato volantini e un mazzo di fiori in onore degli italiani «trucidati dai partigiani antifascisti». In precedenza il comitato milanese dell’ANVGD aveva protestato perché le era stato impedito di dare il suo apporto alla mostra. Il consigliere comunale del PDL Riccardo De Corato aveva presentato un’interrogazione al sindaco lamentando l’esclusione dell’ANVGD e la mancata citazione nella mostra della pulizia etnica ordinata da Tito. Ma il presidente del Consiglio di Zona Gabriele Rabaiotti ha replicato: «La mostra è stata preparata in collaborazione con l’opposizione di centrodestra, che l’ha richiesta. Non l’abbiamo ideata noi, è un pacchetto che gira da due anni con il patrocinio della Regione».
Un’altra polemica è scoppiata per la stampa di 150 opuscoli scritti da Enrico Wieser, dell’ANPI, e finanziati dal Comune - Settore Zona 3, in cui si sostiene che le Foibe furono «un episodio marginale della guerra», «la risposta (sbagliata e irrazionale) alla persecuzione fascista». Paola Frassinetti (PDL) ha definito tale ricostruzione storica «scandalosa». La sera del 17 febbraio centinaia di militanti di PDL e Giovane Italia hanno manifestato per protesta davanti alla sede del Consiglio rionale con lo slogan «La storia non si cancella». «La diffusione di quel volume – ha detto Roberto Predolin, vice-presidente dell’ANVGD provinciale – è un’offesa alle vittime. Si vuole falsare la storia, il sindaco Giuliano Pisapia è il primo responsabile». L’ANVGD ha chiesto un «momento di confronto pubblico sul tema delle Foibe».
La mattina del 18 febbraio si è tenuto un incontro con gli studenti al liceo classico «Manzoni».
Monfalcone (Gorizia)
La mattina del 10 febbraio è stata deposta una corona d’alloro al cippo di via dell’Istria.
Nel tardo pomeriggio, alla Biblioteca comunale, è stata inaugurata la mostra documentaria La memoria non si archivia. Monfalcone e l’Esodo, a cura di Marina Dorsi e Stefano Olivo. La rassegna illustra l’Esodo e le sue conseguenze sull’amministrazione, la vita sociale e la struttura urbanistica della città basandosi su documenti e foto dell’Archivio storico comunale e di archivi privati relativi al periodo 1946-1950.
Nel pomeriggio del 23 febbraio, alla biblioteca comunale, il Circolo di cultura istro-veneta «Istria» presenterà il volume collettaneo Profumi d’Istria, a cura di Carmen Palazzolo Debianchi.
Il Consorzio culturale del Monfalconese ha messo a disposizione degli interessati (scuole e associazioni in particolare) il dvd Volti di un esodo, realizzato dal Museo storico di Trento e richiedibile al Consorzio (0481/474298-774844; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
Monte Compatri (Roma)
Nel pomeriggio del 18 febbraio ha avuto luogo nella sala convegni della casa di cura «San Raffaele» un convegno dal titolo Martirio ed Esilio dei Giuliano-Dalmati, memoria del Questore di Fiume Giovanni Palatucci, memoria del compatrese Aldo Salvatori, promosso da Comune, Associazione Nazionale Dalmata e Associazione Onlus Giovanni Palatucci. È intervenuta fra gli altri Maria Luisa Botteri. Poco prima si era svolta una commemorazione in via 10 Febbraio. Un trombettiere aveva suonato il Silenzio.
Monza
Il 7 febbraio, in municipio, è intervenuto il consigliere dell’LCPE Lino Vivoda.
Presso il collegio «Villoresi San Giuseppe» è stata aperta alle scolaresche dal 1° al 9 febbraio e al pubblico il 4, 5, 11 e 12 febbraio la mostra in pannelli didattici Io ricordo. Istria, Fiume e Dalmazia. La storia, le foibe, l’esodo, realizzata da Marino Micich, presidente dell’Associazione per la Cultura fiumana, Istriana e Dalmata del Lazio, in collaborazione con la Società di Studi Fiumani in Roma, la Fondazione Giorgio Perlasca e l’Associazione Senza Confini, con il patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia di Monza e Brianza e del Comune di Monza. La rassegna è stata dedicata a Giuseppe Tosi, dirigente scolastico di Abbazia trucidato dalla polizia segreta jugoslava nel maggio 1945.
Il pomeriggio del 10 febbraio, nella sede della Provincia, si è tenuta una commemorazione ufficiale. C’erano il presidente provinciale, il presidente della Società di Studi Fiumani Amleto Ballarini, Franco Perlasca e la preside della scuola media superiore italiana di Fiume Ingrid Sever.
La mattina del 13 febbraio, all’istituto omnicomprensivo «Anna Frank», Luciano Garibaldi, Rossana Mondoni e Tito Lucilio Sidari hanno parlato sul tema Celebrazione del Giorno del Ricordo - La tragedia delle foibe.
Muggia (Trieste)
Nel pomeriggio del 10 febbraio il Circolo di cultura istro-veneta «Istria», in collaborazione con il Comune di Muggia, ha tenuto presso il Centro culturale «Millo» di piazza della Repubblica 4 l’incontro dal titolo Giornata del Ricordo e della Memoria: verso una storia condivisa. Nella circostanza è stata anche presentato il volume Profumi d’Istria, a cura di Carmen Palazzolo Debianchi.
Napoli
La mattina del 10 febbraio, nella Sala Giunta di palazzo San Giacomo, l’amministrazione comunale ha celebrato il Giorno del Ricordo, presenti i rappresentanti locali dell’ANVGD e diverse scolaresche. Sono state pronunciate allocuzioni ed è stato proiettato un audiovisivo. In precedenza ANVGD, PDL e Futuro e Libertà avevano polemizzato col sindaco Luigi De Magistris per non aver inizialmente previsto cerimonie commemorative. Successivamente ad attaccarlo sono stati invece i vertici locali di Rifondazione Comunista, che fa parte sia della maggioranza che della Giunta. «Il giorno delle Foibe non andava celebrato – hanno dichiarato il segretario provinciale del PRC Antonio D’Alessandro e il coordinatore provinciale dei Giovani Comunisti Antonio Perillo – e male ha fatto l’amministrazione comunale ad organizzare un convegno. L’iniziativa, per quanto promossa dalla legge, non solo non costituisce un obbligo per le amministrazioni ma si presta ad un’abile operazione revisionista che, strumentalizzando in maniera becera la questione delle Foibe, prova a far passare per vittime i carnefici fascisti che si macchiarono di atroci genocidi nei confronti delle popolazioni jugoslave, e a riabilitare un’ideologia dietro la quale si celano razzismo, antisemitismo, aggressioni violente ai danni di attivisti politici, migranti ed omosessuali». Ma il vicesindaco Tommaso Sodano e l’assessore al Patrimonio Bernardino Tuccillo di Rifondazione, anch’essi di Rifondazione, hanno sostenuto la scelta del sindaco criticando D’Alessandro e Perillo. Ha dichiarato Sodano: «Sbagliano, non c’è nessun pericolo di revisionismo storico». Ha aggiunto Tuccillo: «Non sono affatto d’accordo con loro: le Foibe sono una pagina nera della storia, ma è giusto ricordare i perseguitati da qualsiasi parte stiano. La loro è una posizione di retroguardia, è un abbaglio». De Magistris ha spiegato: «Da convinto antifascista, che crede profondamente nei valori della Resistenza come fondamento della nostra stessa Costituzione, e visto il mio ruolo istituzionale di sindaco, credo sia stato giusto e opportuno ricordare il massacro delle Foibe. Non per alimentare alcuna forma di revisionismo storico, ma per non disperdere il tragico insegnamento della storia tumultuosa del Novecento. È necessario conservare la memoria di quanto accaduto con il fine di evitare che si ripetano altri orrori». PDL e FLI hanno criticato i vertici di Rifondazione.
Padova
Il Comune di Padova e il locale comitato dell’ANVGD hanno organizzato diverse iniziative per il Giorno del Ricordo.
La sera del 6 febbraio, al Museo dell’Internamento, è stato presentato e proiettato l’audiovisivo di Simone Damiani Ritorno a casa, con testimonianze di esuli.
Nel tardo pomeriggio dell’8 febbraio, al Centro Culturale Altinate, è stata inaugurata la mostra La donna in Istria e Dalmazia nelle immagini e nelle storie, a cura di Giusy Criscione in collaborazione con la Comunità di Lussinpiccolo (Trieste).
La mattina del 10 febbraio, di fronte a palazzo Moroni, si è svolta la cerimonia solenne. Dopo l’alzabandiera e gli onori ai Caduti, hanno parlato il sindaco e la presidente provinciale dell’ANVGD Italia Giacca. La fanfara dei Bersaglieri della sezione di Padova ha accompagnato la manifestazione. Nella chiesa di San Nicolò è stata poi celebrata una messa in memoria degli Infoibati.
La sera dell’11 febbraio, al Centro Culturale Altinate, è stato proiettato il film di Luigi Zampa Cuori senza frontiere (1950).
Sabato 18 febbraio, a palazzo Moroni, sono stati presentati i libri Spiridione Lascarich alfiere della Serenissima, di Lucio Toth, e L’accoglienza dei profughi giuliano-dalmati a Padova 1945-1947, di Stellia Pappalardo.
Pelugo (Trento)
La sera del 10 febbraio, nella sala conferenze del municipio, si è svolto un incontro pubblico dal titolo Io ricordo e tu?, a cura del Comune, della Pro Loco e dell’ADES. È intervenuto Lino Vivoda.
Pescia (Pistoia)
In occasione del Giorno del Ricordo, il prof. Roberto Spazzali ha tenuto una lezione ad alcuni studenti in un teatro.
Perugia
Il 10 febbraio, nel palazzo dei Priori, si è tenuto un convegno promosso dal Comune e patrocinato dall’Istituto scolastico regionale. Giovanni Stelli (Società di Studi Fiumani) ha parlato dell’Esodo. Questi i titoli delle altre relazioni: Il giorno del Ricordo: celebrare per comprendere; Aprire le braccia ai profughi - Assistenza e accoglienza degli esuli giuliano-dalmati in Italia; Il Villaggio giuliano dalmata di Roma, una storia di integrazione; Gli esuli giuliano-dalmati all’estero: Australia, Sud Africa, Argentina, USA. È stato poi proiettato un dvd con interviste ad alcuni esuli del Villaggio Giuliano-Dalmata di Roma.
Alle 16 è stata deposta una corona d’alloro in via Martiri delle Foibe.
Alle 18 è iniziato il concerto dell’orchestra da camera «Tartini» di Latina.
Peseggia (Venezia)
Nella tarda mattinata del 15 febbraio, alla scuola media «Martini», Antonio Zett, vice-presidente provinciale dell’ANVGD, ha tenuto una conferenza sul Giorno del Ricordo.
Piacenza
La mattina del 18 febbraio Lino Vivoda ha parlato agli studenti dell’istituto superiore agrario «Raineri-Marcora», su iniziativa di alcune docenti e di «Piacenza Antagonista».
Pistoia
Il senatore Achille Totaro (PDL) ha presentato un’interrogazione parlamentare denunciando il fatto che, in occasione del Giorno del Ricordo, il sindaco Renzo Berti abbia donato alle scuole superiori pistoiesi Dossier Foibe di Giacomo Scotti, «uno storico negazionista autore di poesie apologetiche al compagno Tito, il maresciallo infoibatore d’Italiani». Secondo Totaro si è trattato di una «vergognosa modalità di negazione di un fatto storico accertato». Il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana Roberto Benedetti (PDL) e il consigliere regionale dello stesso partito Giovanni Donzelli si sono appellati al Presidente Napolitano affinché intervenga. «Un sindaco che incoraggia il negazionismo – hanno detto – non è degno di portare la fascia tricolore». Il consigliere regionale del PDL e coordinatore regionale della Giovane Italia Tommaso Villa hanno parlato di «insulto alla memoria storica».
In concomitanza con il Giorno del Ricordo, il prof. Roberto Spazzali ha tenuto una lezione agli allievi di un istituto tecnico cittadino.
Prato
La mattina del 13 febbraio si è svolto un incontro nel salone del Consiglio comunale. Antonio Ballarin (ANVGD) ha raccontato la vicenda sua e del suo popolo agli allievi del convitto «Cicognini», del liceo «San Niccolò», dell’istituto «Buzzi» e delle scuole medie «Marco Polo» e «Santa Caterina», che hanno interagito con domande e considerazioni. Ha detto il presidente del Consiglio comunale Maurizio Bettazzi: «In un momento come quello attuale in cui ci sono gravi episodi di negazionismo e revisionismo è ancora più importante che le istituzioni ricordino fatti come questi, avvenuti solo pochi anni fa. È un dovere nei confronti delle vittime e delle nuove generazioni. Tutte le tragedie devono essere ricordate nella stessa misura, a prescindere dal numero dei morti».
Quattro Castella (Reggio Emilia)
La mattina del 18 febbraio è stato celebrato il Giorno del Ricordo, presenti le autorità locali e le famiglie Udovisi-Setti.
Roma
Il 24 gennaio nel palazzo del Campidoglio è stato presentato il libro di Italo R. Gasperini La mia piccola guerra - In ricordo dei martiri delle foibe istriane. Hanno preso la parola anche Guido Cace e Marino Micich.
Nel pomeriggio del 6 febbraio, presso la sala convegni di «Risorse per Roma» (EUR), si è tenuto il convegno e la presentazione della mostra Ricordiamo insieme le Foibe. Promossa dal XII Municipio e rimasta visitabile fino al 10 febbraio, l’esposizione si componeva di 12 pannelli illustrativi più un’opera artistica in bassorilievo. Sono intervenuti fra gli altri Guido Cace e Marino Micich.
La sera dell’8 febbraio, presso la biblioteca «Rispoli», i deputati Luciano Violante (PD) e Fabio Rampelli (PDL) e il vicepresidente del Comitato 10 Febbraio Michele Pigliucci hanno presentato il libro di Jan Bernas Ci chiamavano fascisti. Eravamo italiani.
Nel pomeriggio del 9 febbraio Futuro e Libertà ha tenuto presso la sua sede nazionale un convegno dal titolo Roma ricorda il martirio delle Foibe, il dramma dell’esodo.
La mattina del 10 febbraio il sindaco Gianni Alemanno ha deposto una corona d’alloro all’Altare della Patria.
La stessa mattina, alla biblioteca «Quarticciolo», sono stati letti passi del romanzo di Stefano Zecchi Quando ci batteva forte il cuore ed stato poi proiettato il documentario di Nicolò Bongiorno Esodo per tre classi dell’istituto «Jean Piaget» e del liceo «Benedetto Croce».
Alle 11, nella Sala della Lupa della Camera dei Deputati, il presidente Gianfranco Fini ha inaugurato la mostra Esodo e Foibe: i nomi e i volti, realizzata in collaborazione con l’IRCI (Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata) di Trieste. Era presente il direttore Piero Delbello. Le immagini storiche sono state intervallate con i nomi di alcuni degli Infoibati e scomparsi ai cui congiunti la Presidenza della Repubblica ha concesso il riconoscimento previsto dalla legge 92/2004. L’esposizione è stata visitabile anche il 13 e 14 febbraio.
Alle 16, nella Sala Capitolare del Senato, è iniziato un convegno promosso dalla Fondazione Rivolta Ideale e dall’Associazione Campo della Memoria. Sono intervenuti, tra gli altri, Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del PDL, Domenico Gramazio, senatore del PDL e presidente della Fondazione, e Nino Benvenuti, esule e medaglia d’oro di pugilato a Roma 1960. Sono seguite le testimonianze di esuli e storici.
Alle 17, alla biblioteca «Gianni Rodari» di Tor Tre Teste, è stato proiettato il film di Simone Damiani Ritorno a casa (Venicefilm).
Alle 18, a palazzo Incontro, il presidente della Provincia Nicola Zingaretti ha inaugurato la mostra Palacinche. Storia di un’esule fiumana, che ricostruisce, con le fotografie di Caterina Sansone e i fumetti di Alessandro Tota, l’esodo giuliano-dalmata a partire dall’esperienza personale di Elena Cos, nata a Fiume nel 1942 ed esodata in tenera età. È stato poi presentato l’omonimo libro di Elena Cos. Hanno assistito alcune scolaresche.
Sempre il 10 febbraio, su iniziativa di Biblioteche di Roma, alla Casa delle Traduzioni è stato proiettato il documentario di Roberto Olla Foibe, alla biblioteca «Enzo Tortora» si è tenuto un convegno su La cultura del ricordo e alla biblioteca «Goffredo Mameli» sono stati letti passi tratti dal libro di Marco Girardo Sopravvissuti e dimenticati. Il dramma delle foibe e l’esodo dei giuliano-dalmati.
La mattina dell’11 febbraio, al centro culturale «Elsa Morante», si è svolto un incontro organizzato dal Comitato 10 Febbraio.
Nel pomeriggio dell’11 febbraio il Municipio di Roma XII e l’ANVGD provinciale hanno deposto corone d’alloro al monumento ai Martiri delle Foibe presso il piazzale della Metro Laurentina e al vicino cippo ai Caduti Giuliano-Dalmati. Vi è quindi stato un minuto di raccoglimento presso il mosaico dell’Esilio in piazza Giuliani e Dalmati.
Il 13 febbraio, alla biblioteca «Franco Basaglia», Marino Micich ha parlato ad alcuni studenti delle scuole superiori «Domitia Lucilla» e «Stendhal».
La sera del 14 febbraio, alla biblioteca «Enzo Tortora», si è svolto un incontro promosso dal Comitato 10 Febbraio e dal coordinamento provinciale «Asi Ciao» in collaborazione con l’ente Biblioteche di Roma. Gianclaudio Angelini ha letto alcune sue poesie ispirate all’esilio.
Nel pomeriggio del 15 febbraio si è tenuto alla biblioteca «Borghesiana» un convegno dal titolo Guerra, nazionalismi, massacri etnici e politici in Venezia Giulia, Slovenia, Croazia: 1941-1945. Davide Conti ha parlato di Occupazione italiana della Jugoslavia e Resistenza, 1941-45, Alberto Becherelli di Rapporti tra Italia e Stato Indipendente Croato, 1941-1943, Giancarlo Bertuzzi di Resistenza italiana e movimento di liberazione sloveno e croato nella Venezia Giulia, e Sandi Volk de La documentazione esistente sulle foibe. Il consigliere di Roma Capitale Federico Guidi (PDL), definendo l’iniziativa «contraria alla legge del ricordo e particolarmente offensiva per la memoria degli italiani e in particolare per quello della comunità giuliano-dalmata presente a Roma», ha interrogato il sindaco e chiesto ai vertici di Biblioteche di Roma di annullare il convegno e rimuovere il direttore della biblioteca. «È vergognoso e terrificante – ha replicato Giovanni Barbera, presidente del Consiglio del Municipio Roma XVII e membro del comitato politico romano di Rifondazione Comunista – che esponenti del PDL, come il consigliere capitolino Guidi, continuino ad accusare di negazionismo chi ricorda gli eccidi e le violenze di massa che furono perpetrati dal regime fascista ai danni della popolazione civile slava che viveva pacificamente nelle terre della Dalmazia e dell’Istria per "italianizzarla". Fenomeno, questo, che innescò successivamente una spirale di violenza che coinvolse anche la minoranza italiana. I veri negazionisti sono coloro che, per motivi ideologici e politici, tentano di strumentalizzare questa triste vicenda per occultare le responsabilità di fascisti e nazisti in quei terribili anni». «È assurdo e inconcepibile – hanno dichiarato i presidenti delle Commissione Cultura e Ambiente di Roma Capitale Federico Mollicone e Andrea De Priamo (PDL) – mettere in piedi un evento di quel tipo senza ammettere un contraddittorio e l’adeguata rappresentanza delle associazioni di esuli, contravvenendo ad una precisa legge dello Stato. È sconcertante dare voce a storici, o presunti tali, che minimizzano il genocidio delle foibe: il negazionismo fa orrore sempre, sia che riguardi la Shoah che la tragedia degli infoibati». De Priamo ha chiesto all’assessore alle Politiche culturali e al presidente di Biblioteche di Roma di annullare il convegno o di ridefinirlo «secondo canoni meno faziosi». Inoltre ha esortato le istituzioni a condannare sia lo striscione apparso il 10 febbraio a San Lorenzo, «che oltraggia non solo la memoria dei nostri connazionali scomparsi nelle foibe, ma offende l’intero popolo italiano», sia il convegno «negazionista» e «fazioso» promosso al Teatro del Lido occupato di Ostia.
La sera del 15 febbraio, a Villa Leopardi, l’assessore alla Cultura, Sport e Bilancio del II Municipio e l’on. Paola Frassinetti, vice presidente della Commissione Cultura della Camera, hanno presentato il libro di Antonella Ercolani Da Fiume a Rijeka - Profilo storico-politico dal 1918 al 1947 (Rubbettino).
Le biblioteche «Rispoli», «Casa dei bimbi», «Colli Portuensi», «Corviale», «Elsa Morante», «Flaminia», «Galline bianche», «Giordano Bruno», «Sandro Onofri» e «Valle Aurelia» hanno allestito vetrine tematiche con libri, dvd, bibliografie e sitografie.
Ronchi dei Legionari (Gorizia)
La mattina del 10 febbraio nel parco di Villa Blasig è stata ufficialmente ricordata Olga Di Biasi, infoibata nel 1943 nell’Istria settentrionale. Su iniziativa dell’ANVGD di Gorizia, è stato poi proiettato il dvd Magna Istria.
Salerno e Cava de’ Tirreni
Il Comitato 10 Febbraio di Salerno ha allestito la mostra fotografica 10 febbraio: Storia di italiani la mattina del 9 febbraio presso il Comune di Cava de’ Tirreni e il 10 a Salerno nella sede del CRAAL della Provincia. La mostra si è articolata in due sezioni: la prima ha raccontato i 2mila anni di italianità dei territori giuliano-dalmati; la seconda ha invece tratteggiato le figure di alcuni italiani illustri di quelle terre. Un video realizzato dal Comitato stesso ha parlato di Foibe ed Esodo con testimonianze e immagini d’epoca.
San Daniele del Friuli (Udine)
Il pomeriggio del 4 febbraio è stata inaugurata in via Umberto I la mostra Istria primi Novecento: Frammenti di quotidianità. L’esposizione, organizzata dal circolo culturale «Il Colle» con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, è rimasta visitabile gratuitamente fino al 26 febbraio.
San Donà di Piave (Venezia)
La mattina del 18 febbraio Antonio Zett ha tenuto una conferenza sul Giorno del Ricordo alla scuola media «Schiavon».
San Pier d’Isonzo (Gorizia)
Il pomeriggio del 13 febbraio, su iniziativa dell’ANVGD di Gorizia, Maria Grazia Ziberna e Roberto Covaz hanno presentato alla biblioteca comunale il libro di Luigi Covaz La mia Istria - Ricordi dell’infanzia a Visignano.
San Marzano di San Giuseppe (Taranto)
Nel pomeriggio del 10 febbraio, presso l’auditorium della Banca di Credito Cooperativo, si è tenuto il convegno Dalla memoria al ricordo - Testimonianze e riflessioni per non dimenticare, promosso dall’istituto comprensivo «Giorgio Castriota». Gli alunni della scuola secondaria di primo grado hanno presentato una relazione su Foibe ed Esodo. È stato quindi proiettato un filmato realizzato a Pola nel 1947. Successivamente la direttrice dell’Archivio di Stato di Taranto ha parlato della presenza istriano-dalmata nella provincia tarantina. È stata infine intervistata Antonia Costella, profuga istriana e moglie di un sopravvissuto ai campi di sterminio nazisti.
Scorzè (Venezia)
La mattina del 4 febbraio Antonio Zett ha parlato alla Scuola media «Galilei», su iniziativa della Provincia e dell’ANVGD.
La mattina dell’11 febbraio, alla Sala «Gatto», sono intervenuti Alessandro Cuk, il sindaco, l’assessore provinciale all’Istruzione e l’assessore comunale alla Cultura. È seguita la cerimonia di intitolazione di un parco ai Martiri delle Foibe.
Segrate (Milano)
La mattina del 10 febbraio, nel giardino di via Grandi, sono stati pronunciati discorsi commemorativi ed è stata deposta una corona al monumento alle Vittime delle Foibe.
La sera del 15 febbraio, all’Auditorium «Toscanini», è andato in scena lo spettacolo di D. Giandrini e F. Palmieri Il sentiero del padre - Viaggio tra i segreti delle foibe carsiche, ad ingresso libero.
Spinea (Venezia)
Il pomeriggio del 28 febbraio, nella sala del Consiglio comunale, Antonio Zett e Alessandro Cuk, il sindaco di Spinea e l’assessore provinciale all’Istruzione parleranno del Giorno del Ricordo. Seguirà la proiezione del documentario Le radici del ricordo.
Torino
Il 3 febbraio, alle 11.30, è stata inaugurata nella Sala Mostre della Regione Piemonte in piazza Castello un’esposizione su Foibe ed Esodo realizzata dall’ANVGD torinese e rimasta visitabile fino al 19 febbraio.
La sera dell’8 febbraio al cinema «Massimo» è stato proiettato il film di Mario Bonnard La città dolente, ambientato a Pola.
La mattina del 10 febbraio è stata celebrata nel duomo una messa cantata, presenti le autorità civili e militari, nonché i labari di Pola, Valle, Dignano, Istria, Fiume, Zara, ANVGD e Associazione Culturale Istriani-Fiumani-Dalmati del Piemonte. È seguita una cerimonia commemorativa nel cimitero monumentale presso il monumento alle Vittime delle Foibe e dell’Esodo, dove il sindaco Piero Fassino ha tenuto un’allocuzione. Al termine si è riunita l’assemblea dell’Associazione Istriani-Fiumani-Dalmati del Piemonte.
Il pomeriggio dell’11 febbraio si è svolto al Circolo dei Lettori un convegno su Foibe ed Esodo con il prof. Guido Rumici e rappresentanti del Comune, della Provincia, della Regione Piemonte e dell’ANVGD.
La mattina del 17 febbraio, dopo un corteo, ha avuto luogo in corso Cincinnato una cerimonia commemorativa con posa di una corona alla targa dedicata agli Esuli istriani, fiumani e dalmati. Ha inaspettatamente partecipato anche Sergio Marchionne, istriano per parte di madre e nipote di un infoibato.
Trieste
Il pomeriggio del 3 febbraio, nella Sala Maggiore di Palazzo Tonello, l’Unione degli Istriani ha presentato gli atti del convegno e il catalogo della mostra documentaria dal titolo Francesco Salata e le Nuove Provincie nel 90° anniversario dell’istituzione dell’Ufficio Centrale per le Nuove Provincie.
Dall’8 al 12 febbraio è stato visitabile, con alcune limitazioni causate dal maltempo, l’ex Centro di Raccolta Profughi di Padriciano, gestito dall’Unione degli Istriani, ed è stato ampliato l’orario di apertura del Centro di Documentazione della Foiba di Basovizza, gestito dalla Lega Nazionale.
La mattina dell’8 febbraio sono state deposte corone in piazza Libertà al monumento all’Esodo e alla lapide in ricordo degli Esuli che sostarono nel Silos, in piazzale Rosmini al monumento al dottor Geppino Micheletti, sul colle di San Giusto al monumento agli Infoibati e a quello ai Caduti, in via Norma Cossetto alla stele in memoria della martire, e a Rabuiese (Muggia) al monumento all’Esodo. ANVGD, Associazione delle Comunità Istriane, Liberi Comuni di Fiume, Pola e Zara in Esilio e Unione Italiana hanno portato ovunque omaggi unitari con la scritta «Gli Italiani di Istria, Fiume e Dalmazia», mentre l’Unione degli Istriani e la Lega Nazionale ne hanno portati congiuntamente altri. L’LCPE ha inoltre deposto un "cuscino" di fiori ai piedi del monumento a Micheletti. A tutte le cerimonie ha presenziato la presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat e l’assessore del Comune di Duino-Aurisina Stefano Nedoh, a quelle in comune di Trieste l’assessore comunale Elena Pellaschiar, a quella in comune di Muggia il sindaco Nerio Nesladek e a quelle in piazza Libertà il presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana Maurizio Tremul. L’Unione degli Istriani non ha partecipato alla cerimonia in onore di Norma Cossetto.
A mezzogiorno del 9 febbraio, al Civico Museo della Civiltà Istriana, Fiumana e Dalmata, è stata inaugurata la mostra Esodo: la tragedia di un popolo, a cura di IRCI e Lega Nazionale. L’esposizione ha permesso di riqualificare l’allestimento del secondo piano, già dedicato al Giorno del Ricordo. Vi si possono ora trovare gigantografie di foto (in particolare dell’esodo da Pola e di quello dai Monti di Muggia, ma anche dei combattimenti dell’inverno 1944-45 sulla Selva di Tarnova e dell’arrivo dei titini a Trieste nel maggio ’45), manifesti (come quello stampato nel ’44 dai partigiani titoisti per esortare ad «abbattere e far sparire il nemico», «la belva fascista», quello per invitare gli italiani astensionisti a ricordarsi dell’Istria, o quello che pubblicizzava il Veglione dell’Esule nel 1950 a Gorizia), cubi con volti di esuli su ogni faccia, ma anche il plastico della stazione di Santa Lucia della «Parenzana», il diorama di Umago nel 1940, oggetti della bottega di un farmacista di Capodistria e di quella di un orafo di Pirano, una panca cardatrice per pettinare la lana, due biciclette, una catasta di sedie, un violoncello, scatole di foto, borsette, valigie, abiti e calzature, borsette, vasi, quaderni, matite colorate, targhette da porta, una bambola, modellini di navi, nonché quadri di autori contemporanei (ma anche di Cesare Dell’Acqua), carte geografiche del ’700 e della bonifica istriana, libri di Pier Antonio Quarantotti Gambini...
Durante l’inaugurazione il segretario dell’IRCI Lorenzo Rovis ha evidenziato l’assottigliamento progressivo delle nostre file. Renzo de’ Vidovich, del consiglio direttivo dell’ente, ha contestato la surrettizia riabilitazione del maresciallo Tito compiuta da serie televisive andate in onda in Serbia e Croazia, ma anche quella che il regista americano Steven Spielberg intende ora attuare con un film. Infine il direttore Piero Delbello ha spiegato come la mostra ripercorra le tre tappe della lacerazione del popolo istriano-fiumano-dalmata: le foibe e la paura delle violenze titine, l’esodo, l’odissea dei campi profughi.
Il pomeriggio del 9 febbraio, nella sede dell’Unione degli Istriani, Alfred Noe, presidente della Società Dante Alighieri di Vienna, ha tenuto una conferenza su L’apporto degli italiani all’estero nella letteratura italiana.
La mattina del 10 febbraio in Prefettura il prefetto Alessandro Giacchetti ha consegnato le onorificenze ai familiari di cinque persone prelevate dai titini e verosimilmente infoibate: Antonino Antonini, di Buie; Giulio Ghersa, di Montona; Giuseppina Venuti vedova Paternolli, di Gorizia; Angelo Gregorin, di Trieste; Riccardo Rossi, di San Canzian d’Isonzo. Era presente anche una rappresentanza ufficiale della Repubblica Armena capeggiata dal ministro della Diaspora Hranoush Hakobyan, composta tra gli altri dall’ambasciatore armeno a Roma Rouben Karapetian e accompagnata dall’ambasciatore italiano a Yerevan Bruno Scapini.
In tarda mattinata una delegazione istituzionale e delle associazioni ha reso omaggio alla Foiba di Monrupino. Poco dopo, sotto una bora implacabile, ha avuto luogo alla Foiba di Basovizza la cerimonia solenne del Giorno del Ricordo promossa dal Comune, dalla Provincia e dal Comitato per i Martiri delle Foibe. Erano presenti i labari delle associazioni degli esuli, combattentistiche e d’arma, tra cui l’Associazione Nazionale Alpini, che da varie parti d’Italia ha portato quasi 400 soci con il medagliere nazionale. Da segnalare l’emblematica partecipazione del presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana Maurizio Tremul e, per la prima volta, di una delegazione ufficiale armena. Entrati i gonfaloni, c’è stato l’alzabandiera. Quindi le autorità hanno compiuto il solenne omaggio agli Infoibati. Dopo la preghiera dell’arcivescovo mons. Giampaolo Crepaldi e la lettura di poesie di Pietro Zovatto, Marco Martinoli e Anna Maria Muiesan Gaspari, hanno parlato il sindaco Roberto Cosolini (vedi pag. 3) e il presidente del Comitato Paolo Sardos Albertini. Si è quindi atteso l’arrivo del presidente del Senato Renato Schifani, che ha deposto una corona per poi raggiungere il Centro di Documentazione.
Il pomeriggio del 10 febbraio, nel salone d’onore del Circolo Ufficiali, sono state lette testimonianze su Foibe ed Esodo a cura della Lega Nazionale, del Comitato per i Martiri delle Foibe e della Federazione Grigioverde.
Il pomeriggio dell’11 febbraio, su iniziativa del Comitato 10 Febbraio, c’è stata una visita guidata al Civico Museo della Civiltà Istriana, Fiumana e Dalmata. A seguire, Giorgio Rustia, Gabriele Bosazzi e Daniele Mosetti sono intervenuti sul tema Giorno del Ricordo - Ricordare passato e presente. Ha partecipato una rappresentanza dell’LCPE. Un corteo silenzioso con bandiere ha poi raggiunto largo Don Francesco Bonifacio, dove è stato eseguito l’inno nazionale ed è stata letta una preghiera di onoranza ai Martiri delle Foibe.
Nel pomeriggio del 14 febbraio il Circolo «Istria», d’intesa con il Laboratorio per la Ricerca e la Didattica della Storia dell’Università di Udine, ha tenuto nella saletta della libreria «Minerva» una tavola rotonda sull’insegnamento della storia nelle zone multietniche di confine. Sono intervenuti Gaetano Benčić, Livio Dorigo, Fulvio Salimbeni e Chiara Vigini. Ne è emersa la necessità di lavorare assieme ai docenti volenterosi affinché i giovani dei territori dell’Adriatico orientale oggi appartenenti a Italia, Slovenia e Croazia possano finalmente apprendere una storia comune, veritiera e condivisa, senza più distorsioni e animosità nazionalistiche.La mattina del 16 febbraio, nell’aula magna del ginnasio-liceo «Dante Alighieri», l’Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione nel Friuli Venezia Giulia ha presentato ad alcuni studenti, insegnanti ed esuli il percorso multimediale Il confine più lungo. Affermazione e crisi dell’italianità adriatica, a cura di Raoul Pupo, Fulvia Benolich e Fabio Todero. Si tratta del demo di quello che, fondi pubblici permettendo, diventerà il dvd dell’omonima mostra fotografica itinerante allestita dal Comune di Rimini nel febbraio 2011. Il prodotto, volto a fini didattici, si compone di 23 sezioni tematiche corrispondenti ai pannelli della mostra. Ognuna presenta una scheda sintetica e alcune immagini. Cliccando su «Approfondimenti» si può leggere un testo più esteso, su «Testimonianze» si trovano i racconti di alcuni testimoni delle vicende narrate, mentre su «Photogallery» si possono guardare altre foto e documenti. Oltre che dell’Esodo in generale, si parla anche di quello specifico da Pola. Fra il materiale delle associazioni degli esuli compare la prima pagina de «L’Arena» del gennaio 2011. Nel corso della presentazione sono stati letti alcuni dei testi brevi e delle testimonianze, tra cui quelle di profughi istriani e familiari di infoibati, nonché uno stralcio della relazione del maresciallo dei Vigili del Fuoco di Pola Arnaldo Harzarich.
Nel pomeriggio, a palazzo Tonello, l’Unione degli Istriani ha conferito il premio «Histria Terra» 2012 al prof. Giuseppe Cuscito, presidente della Società Istriana di Archeologia e Storia Patria, docente all’Università di Trieste e studioso di archeologia cristiana.
Il pomeriggio del 17 febbraio, nella sede dell’Associazione delle Comunità Istriane, una tavola rotonda introdotta da Lorenzo Rovis e moderata da Rosanna Turcinovich Giuricin ha visto confrontarsi sul tema Attualità dei valori risorgimentali - Riflessioni sul Giorno del Ricordo Stelio Spadaro, Roberto Spazzali, Paolo Radivo, Livio Dorigo, Gaetano Benčić e Biagio Mannino, con interventi anche di Marianna Jeličić Bujć, Franco Biloslavo, Silvio Mazzaroli, Fabio Scropetta, Giorgio Tessarolo, Ezio Giuricin, Maria Novella Loppel Paternolli, Carla Pocecco e Carmen Palazzolo Debianchi. Fra gli altri temi, si è parlato di cosa fare per garantire un futuro al nostro popolo sparso e sommerso.Varese
L’11 febbraio, nell’aula magna dell’Università dell’Insubria, autorità, membri dell’ANVGD provinciale, studenti e cittadini hanno celebrato il Giorno del Ricordo. Ospite d’eccezione Ottavio Missoni, presidente onorario dell’Associazione Dalmati Italiani nel Mondo - Libero Comune di Zara in Esilio.
Venezia
Nel pomeriggio del 15 febbraio, presso la Sala Tommaseo, è stata presentata la pubblicazione dell’esule zaratino, cultore di storia e pubblicista Tullio Vallery La Scuola Dalmata dei SS. Giorgio e Trifone. Sono intervenuti fra gli altri Giorgio Varisco, segretario di FederEsuli, e lo stesso autore.
Ventimiglia (Imperia)
Il 12 febbraio «Gioventù Italiana», movimento giovanile de «La Destra», ha manifestato con volantini e tricolori contro la mostra giustificazionista Foibe e Crimini Fascisti in Jugoslavia 1941-1945, allestita alla biblioteca civica dall’associazione «XXV Aprile». In risposta, il 18 febbraio «La Scintilla» e gli «Antifascisti Intemeli» hanno tenuto un «presidio antifascista e partigiano». «Le foibe – diceva il volantino distribuito – sono innanzitutto una creazione italiana, dove i fascisti ed i nazisti buttavano i partigiani italiani e i civili jugoslavi perché considerati una "razza inferiore". Quello che si è scatenato dopo la Liberazione, in pieno avvelenato clima post bellico, è stata una sorta di resa dei conti da parte jugoslava nei confronti di torturatori, aguzzini nazifascisti, collaboratori e spie».
Verona
Nel pomeriggio del 16 febbraio, al Circolo Ufficiali, il Limes Club Verona ha presentato il libro di Giorgio Federico Siboni Il confine orientale da Campoformio all’approdo europeo (Oltre edizioni), un manuale di storia politica dell’Adriatico orientale dal 1797 a oggi.
Villasanta di Monza (Monza e Brianza)
La mattina dell’8 febbraio il consigliere dell’LCPE Lino Vivoda ha parlato agli alunni di due classi terze della locale scuola media nella sala congressi di Villa Camperio sul tema La storia ed il dramma di una parte d’Italia a lungo nascosta, a cura dell’Assessorato alla Cultura del Comune e dell’ADES.
Nel resto del mondo
In 17 Paesi dove vivono esuli istriano-fiumano-dalmati si sono svolte manifestazioni soprattutto per iniziativa dei circoli aderenti all’Associazione Giuliani nel Mondo.
Al Consolato Generale d’Italia di New York è stata allestita la mostra storico-documentaria itinerante Con le nostre radici nel nuovo millennio, visitata anche dal Presidente del Consiglio Mario Monti durante la sua missione negli Stati Uniti, nonché dagli studenti della scuola italiana «Marconi», ai quali tre insegnanti hanno spiegato la storia dell’Adriatico orientale durante e dopo la Seconda guerra mondiale.
Sempre al Consolato Generale di New York, nel pomeriggio del 10 febbraio si è tenuta una cerimonia commemorativa, cui sono intervenuti fra gli altri il capodistriano Federico Gerin, il cui padre morì in una foiba, e l’albonese Fides Monti, familiare di ben otto vittime di Tito.
Al Consolato d’Italia a Detroit (USA), il 10 febbraio è stata presentata la mostra fotografica Istria Fiume Dalmazia e gli Italiani di là dal mare. La rassegna, interamente realizzata dal Consolato stesso, ha illustrato anche con testi in lingua italiana e inglese le vicende del confine orientale dalla Prima guerra mondiale al Trattato di Osimo.
Sempre a Detroit è stata celebrata il 12 febbraio nella chiesa di San Francesco una messa in suffragio delle vittime, con la partecipazione degli esuli residenti nell’area.
La mostra Istria Fiume Dalmazia e gli Italiani di là dal mare è stata inaugurata l’11 febbraio dal Viceconsolato Onorario a Cleveland presso l’Alta House. Nell’occasione alcuni esuli residenti in zona hanno raccontato ai circa 100 presenti le vicende da loro vissute nel periodo fra il 1945 e il 1956.
Sempre l’11 febbraio, presso la Holy Rosary Church di Cleveland (nella Little Italy), è stata celebrata una messa in suffragio a cui hanno assistito il console, la viceconsole e i rappresentanti della comunità italiana. È stata anche letta in italiano e inglese la Preghiera dei Martiri delle Foibe.
Il 12 febbraio la radio della John Carrol University (Cleveland) ha trasmesso un programma in italiano dedicato alle vicende giuliano-dalmate, dopo che erano già state diffuse altre trasmissioni radio precedentemente registrate da Radio Italia Cleveland e dal programma Memorie dall’Italia Cleveland.
Messe e incontri celebrativi hanno avuto luogo a Vancouver e Toronto (Canada), come pure a San Paolo, Curitiba e Pirassununga (Brasile).
A Johannesburg (Sudafrica) il 12 febbraio sono state deposte corone ed è stata celebrata una messa presso il monumento agli Infoibati nel giardino di «Casa Italia».
A Canberra (Australia) si sono radunate decine di famiglie giuliano-dalmate residenti in varie città australiane.
A Buenos Aires (Argentina) hanno cantato il Coro Giuliano e il Coro degli Alpini.
Paolo Radivo