Al di qua e al di là del confine
Notizie flash a cura di Paolo Radivo
Società di studi storici di Pirano
Si è riunita venerdì 23 marzo nella sede della Comunità Locale di Strugnano l’Assemblea generale ordinaria annuale dei soci della Società di Studi Storici e Geografici di Pirano. Il presidente uscente Kristjan Knez (di Strugnano) ha relazionato sull’intensa attività svolta sia nel corso del 2011 sia durante il mandato 2008-2011 tra convegni, conferenze e pubblicazioni di atti. Quindi il tesoriere uscente Ondina Lusa (di Pirano) ha esposto la relazione finanziaria. Dopo l’approvazione del bilancio consuntivo 2011 è stato deciso l’aumento delle quote associative a decorrere dal 2013, in modo da dover dipendere meno dai finanziamenti pubblici, peraltro sempre più magri e incerti. Le elezioni per il rinnovo delle cariche sociali per il mandato 2012-2015 hanno confermato Kristjan Knez presidente, Rino Cigui (di Verteneglio) vice-presidente, Marina Paoletić (di Umago) segretaria, Ondina Lusa tesoriere e Gianfranco Abrami (di Umago) presidente del collegio dei revisori dei conti. Membri del consiglio direttivo sono stati eletti Chiara Vigini (di Trieste), Michele Grison (di Trieste) e Salvator Žitko (di Capodistria). L’incontro si è concluso con un intervento di Marina Paoletić sulle proprietà immobili delle famiglie Sabini e Grisoni a Capodistria fra ’700 e ’800.
Zara: un busto ricorda Raimondo da Capua
Le cerimonie per il 10° anniversario dell’Università degli Studi di Zara (Universitas Studiorum Iadertina) e per il 616° anniversario di quello che ne fu un embrione medievale sono culminate lo scorso 26 marzo con lo scoprimento, nel foyer del Teatro dei Burattini, di un busto del beato Raimondo delle Vigne, detto anche Raimondo da Capua. Alle celebrazioni sono intervenuti il presidente della Repubblica Ivo Josipović, il presidente del Parlamento Boris Šprem e il ministro della Scienza, Istruzione e Sport Željko Jovanvić. Nato a Capua (Caserta) intorno al 1330, Raimondo studiò teologia e diritto a Bologna, dove (forse nel 1350) entrò nell’Ordine Domenicano, di cui fu maestro generale dal 1380 fino alla morte, avvenuta nel 1399 a Norimberga. La sua opera più famosa fu, nel 1393, la biografia di santa Caterina da Siena, della quale fu confessore e discepolo. Nel 1396 fondò nel convento domenicano di Zara uno "Studium". Non era il primo: risaliva infatti al 1260 lo "Studium Generale" fondato nel convento francescano da san Bonaventura.
A Zagabria la Commissione Esteri del Senato dimentica gli Esuli
Durante la visita ufficiale a Zagabria lo scorso 21 marzo, i rappresentanti della Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera non hanno sollevato le problematiche bilaterali riguardanti gli Esuli istriano-fiumano-dalmati, ovvero l’applicazione dell’Accordo di Roma del 1983 e l’estensione della legge croata sulle restituzione dei beni anche ai cittadini italiani esclusi dagli accordi internazionali in materia. Nei colloqui con il presidente del Parlamento Boris Šprem, il presidente della Commissione Esteri Milorad Pupovac, la vicepresidente del Parlamento Jadranka Kosor e il presidente della Commissione per le Integrazioni Europee Daniel Mondekar, la delegazione capeggiata dal presidente Stefano Stefani ha affrontato tutt’altri temi. Quella del 21 marzo è stata dunque l’ennesima occasione persa. «I rapporti bilaterali – ha dichiarato Šprem – sono ai massimi livelli storici. Dobbiamo continuare a svilupparli nell’ambito dell’UE». Šprem ha auspicato che le imprese italiane investano maggiormente in Croazia, specie nel settore manifatturiero ed energetico. L’on. Furio Radin, presidente del gruppo parlamentare delle minoranze nazionali e presidente dell’Unione Italiana, e Maurizio Tremul, presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, hanno sollecitato la Commissione Esteri a favorire il rifinanziamento della legge 19/91, in scadenza nel 2012.
Premiate a Venezia 5 scuole italiane d’Istria
Gli studenti di cinque scuole italiane d’Istria hanno ricevuto premi per il concorso Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio linguistico e culturale veneto, indetto dalla Regione del Veneto, dall’Ufficio Scolastico Regionale e dal comitato veneto dell’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia. La cerimonia è avvenuta il 23 marzo al teatro «Ai Frari» di Venezia nell’ambito della Festa del Popolo Veneto, istituita nel 2007 con legge regionale per favorire la conoscenza della storia del Veneto, valorizzarne l’originale patrimonio linguistico, illustrarne i valori di cultura, costume e civismo, nonché far conoscere lo Statuto e i simboli della Regione. Il concorso, aperto a tutte le scuole del Veneto e a quelle italiane di Slovenia e Croazia, proponeva la realizzazione di percorsi didattici per classi o gruppi di classi di ogni ordine e grado in due ambiti: La lingua veneta nelle sue espressioni creative nel teatro, nella musica e nella poesia e Il territorio regionale con il suo patrimonio storico-artistico ed enogastronomico.
Quanto al primo ambito sono state premiate la sezione periferica di Bassania della scuola elementare-media «Galileo Galilei» di Umago per l’elaborato I veci mestieri, e la scuola media superiore «Dante Alighieri» di Pola per Do ciacole soto l’olivo; una menzione è andata all’elementare-media «Bernardo Benussi» di Rovigno per Le storie dei nonni. Quanto al secondo ambito, sono state premiate la sezione periferica di Momiano dell’eIementare buiese «Edmondo De Amicis» per I stemi de Buie, mentre sono state conferite menzioni all’elementare-media «Dante Alighieri» di Isola per Riflessi veneziani: Isola d’Istria e all’elementare «Bernardo Benussi» di Rovigno per Ven, i ta puorto a turfulon par Ruveigno.
L’ambasciatrice a Zagabria riceve FederEsuli e Unione Italiana
L’ambasciatore d’Italia a Zagabria Manuela D’Alessandro ha ricevuto il 29 marzo presso l’ambasciata una delegazione congiunta della Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati e dell’Unione Italiana. Scopo dell’incontro, chiesto da FederEsuli: far «evolvere ulteriormente il clima positivo creato dall’incontro dei Presidenti d’Italia, Croazia e Slovenia a Trieste e di Italia e Croazia a Zagabria e a Pola». I rappresentanti di FederEsuli Renzo Codarin, Rodolfo Ziberna, Guido Brazzoduro, Lorenzo Rovis, Franco Luxardo e Giorgio Varisco hanno trattato di: "beni abbandonati", per i quali «si continua ad operare affinché i diritti degli esuli vengano rispettati dalla legge croata sulla denazionalizzazione»; «nuove necessità di collaborazione a tutti i livelli nello "spirito di Trieste" che apra nuove pagine per le giovani generazioni»; ripresa dell’attività di OnorCaduti, nell’ambito della Commissione mista italo-croata, per la riesumazione degli Infoibati; prosecuzione della catalogazione e del mantenimento dei cimiteri non compresi nell’attività già svolta dall’IRCI e dai Madrinati. Il tutto – afferma una nota – «con l’attenzione comunque rivolta all’Europa e alle molteplici possibilità di operare affinché la cultura italiana diventi sempre più patrimonio condiviso nel riconoscimento di una storia per tanto tempo negata». Le iniziative da affrontare assieme sono sia contingenti (rapporto con le Comunità degli Italiani e conservazione della presenza italiana sul territorio anche con interventi sul sistema scolastico, specie in Dalmazia) sia di prospettiva. Ciò «anche grazie alla disponibilità dell’Unione Italiana», rappresentata dal presidente Furio Radin e dal presidente della Giunta esecutiva Maurizio Tremul. FederEsuli continuerà «sulla strada del confronto, secondo una scaletta di incontri che sarà intensa nel prossimo periodo sia con gli esponenti di Unione Italiana, sia ancora con l’Ambasciatore per rendere operativo il lavoro concordato».
Castello di Sanvincenti: finito il restauro
Nel borgo di Sanvincenti (tra Pola e Pisino) è stata celebrata lo scorso 29 marzo la fine dei lavori di restauro della scalinata meridionale e del torrione quadrangolare dello splendido castello, che ha comportato anche la realizzazione di un punto informativo. I 150mila euro necessari ai lavori sono stati resi disponibili per l’85% dallo Strumento di Assistenza Pre-adesione (IPA) rivolto ai paesi candidati ad entrare nell’Unione Europea. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto REVITAS, mirante al recupero dell’entroterra istriano anche in chiave turistica, condotto dai Comuni di Capodistria, Isola, Pirano, dall’Istituto per il recupero del patrimonio culturale della Slovenia (Ufficio di Pirano), dalla Città di Parenzo, dai Comuni di Sanvincenti, Pinguente e Dignano, nonché dall’Ente turistico della Regione Istriana.
Castello di Pola: lavori in corso
A fine marzo è partito il restauro del lato sud-occidentale del castello di Pola. I lavori, appaltati alla ditta giminese «Kapitel», interessano sia il tetto che nel lato a destra dell’ingresso copre gli spazi espositivi e gli uffici del Museo storico navale dell’Istria, sia il torrione. Il progetto, elaborato dall’«Atelier Arca», prevede una spesa di 240mila euro, stanziati dalla Regione del Veneto ai sensi della legge 15/94 per il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale di origine veneta in Istria e Dalmazia, dal Museo e dalla Regione Istriana, d’intesa con la Sovrintendenza dell’Ufficio ministeriale per la tutela del patrimonio storico monumentale.
Rodolfo Ziberna presidente ANVGD
Lo scorso 31 marzo il Consiglio nazionale dell’ANVGD, composto dai consiglieri eletti nel Congresso 2009 e dai presidenti delle Consulte regionali, ha eletto Rodolfo Ziberna nuovo presidente nazionale in sostituzione di Lucio Toth, che si era dimesso in febbraio e che ora è stato eletto presidente onorario. Già vice-presidente nazionale vicario e presidente del Comitato di Gorizia, il dott. Comm. Ziberna guiderà l’associazione fino al prossimo congresso, in programma a Gorizia. Figlio di un esule da Carnizza (Pola) e di una esule da Valmazzinghi (Albona), Ziberna era stato vice-presidente del Libero Comune di Pola in Esilio con Bernardo Gissi e dal maggio al dicembre 2009 consigliere del nostro sodalizio.
Ziberna parteciperà, in rappresentanza dell’ANVGD, al percorso commemorativo in omaggio alle vittime degli opposti totalitarismi sabato 12 maggio nell’ambito del 56° Raduno degli Esuli da Pola, «anche in considerazione del significativo programma previsto, nel quale è posta in rilievo una matura riflessione storica sulle sofferenze patite dai territori orientali e da tutte le sue componenti negli anni tragici del Novecento, nei quali deflagrarono lo scontro tra opposti totalitarismi e le reciproche intolleranze etniche e ideologiche». «L’ANVGD – ha spiegato – condivide naturalmente lo spirito di verifica storica e di umana pietà per le vittime, che peraltro la ispira e la muove da molti anni a questa parte, in un quadro di possibile ricomposizione della verità storica che renda giustizia alla memoria delle vittime e restituisca alla conoscenza dell’opinione pubblica italiana ed europea l’intera vicenda dei territori adriatici». Lo stesso Ziberna aveva rappresentato l’ANVGD al Raduno 2011 degli Esuli da Pola e alle cerimonie del 18 agosto per le vittime della strage di Vergarolla.
A Roma si parla di Esodo
Ha avuto luogo il pomeriggio del 2 aprile a Roma nella sala «Di Liegro» di Palazzo Valentini, messa a disposizione dalla Provincia, il convegno Esodo giuliano-dalmata: la storia, i luoghi, la memoria, organizzato dal comitato provinciale ANVGD con il patrocinio della Provincia stessa. A introdurre e moderare i lavori è stato Giorgio Marsan, presidente del Comitato di Quartiere Giuliano-Dalmata e vice-presidente del comitato provinciale ANVGD. Dopo un omaggio musicale con brani di Tartini e Paganini offerto dal violista esule fiumano Francesco Squarcia, sono intervenuti: l’assessore provinciale Patrizia Prestipino sui significati e i valori della memoria; il presidente onorario dell’ANVGD nazionale Lucio Toth per un saluto; Bruno Crevato-Selvaggi, della Società Dalmata di Storia Patria, sulla plurimillenaria latinità e italianità delle genti adriatiche autoctone, non interrotta dalle invasioni barbariche; Donatella Schürzel, presidente provinciale dell’ANVGD, sulla letteratura di frontiera e i fermenti culturali del mondo giuliano-dalmata; Marino Micich, direttore dell’Archivio Museo Storico di Fiume, sulla nascita e il ruolo dell’associazionismo giuliano-dalmata a Roma e provincia fin dal 1943. Dopo le testimonianze delle esuli Olga Zelco (da Fiume) e Lidia Bonaparte (da Pola), Giorgio Marsan ha parlato del Quartiere Giuliano-Dalmata di Roma e letto una poesia dell’esule rovignese Bepi Nider. Ha partecipato all’incontro anche il presidente della comunità ebraica romana.
Bologna guarda all’Istria
Il Cenacolo Bolognese di Cultura e Società ha tenuto la sera del 16 aprile a Bologna, presso il Piccolo Teatrino del Baraccano, l’incontro dal titolo Istria: una storia italiana. Sono intervenuti Giuseppe de Vergottini, presidente di Coordinamento Adriatico e professore emerito di Diritto costituzionale all’Università di Bologna, e Liliana Martissa Mengoli, pubblicista e scrittrice. L’oggetto della discussione è stato un viaggio, supportato da immagini, nel passato di una regione che ha condiviso per duemila anni le vicende della penisola italiana e le tappe del suo sviluppo artistico-culturale. Oggi, dopo l’esodo della maggioranza degli italiani e l’immigrazione di genti dell’ex Jugoslavia, si può dire che in gran parte dell’Istria le pietre e gli abitanti non parlano più la stessa lingua.
Il Governo risponde all’on. Menia
Marco Rossi Doria, sottosegretario di Stato all’Istruzione, Università e Ricerca, ha risposto il 17 aprile nell’aula di Montecitorio a due interrogazioni dell’on. Roberto Menia (FLI) rammentando che, in vista del 10 febbraio, il Ministero aveva «inviato alle scuole di ogni ordine e grado una nota a firma del Ministro con la quale, nel rispetto della piena autonomia organizzativa e didattica delle scuole, è stato proposto alle stesse di realizzare iniziative, anche avvalendosi della collaborazione delle associazioni degli esuli».
Riguardo alle iniziative attuate in base alla legge 16 marzo 2001, n. 72 e alle successive norme in materia di «Interventi a tutela del patrimonio storico e culturale delle comunità degli esuli italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia», una commissione tecnico-scientifica del Ministero per i Beni e le Attività Culturali per la valutazione dei progetti presentati dalle associazioni degli esuli ha espresso parere favorevole al finanziamento di 401 progetti, per un totale di 6.759.094 euro di contributi ammissibili nel triennio 2008-2010. I progetti relativi al 2011 sono in fase di valutazione.
Le scuole del comune di Pistoia hanno ricevuto in omaggio copia del libro di Giacomo Scotti Dossier Foibe e i docenti di alcuni istituti l’hanno esaminato al fine di trarne spunti per una riflessione critica sulla tesi negazionista dell’autore, ritenendo però il testo non utilizzabile con gli studenti.
Gli opuscoli di Enrico Wieser Le foibe. Dramma del confine orientale italiano non sono stati distribuiti nelle scuole di Milano. Per la Giornata del Ricordo 2012 il Consiglio di Zona 3 aveva approvato sia la mostra Fascismo, foibe, esodo e la distribuzione dell’opuscolo, proposte dell’ANPI, sia la mostra Giorno del Ricordo e la distribuzione dell’opuscolo di Guido Rumici Istria, Fiume e Dalmazia. Profilo storico, proposte dell’ANVGD. Il 17 febbraio si sarebbe dovuto tenere un convegno a cura e con la partecipazione di ambo i sodalizi, ma l’ANVGD ha ritirato l’adesione. I pannelli e gli opuscoli dell’ANPI sono stati esposti e messi a disposizione solo nella sala consiliare del Consiglio di Zona 3 dal 10 al 17 febbraio.
Chiara Vigini presidente dell’IRCI
Cambio al vertice dell’Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata del Friuli Venezia Giulia (IRCI). Il 19 aprile l’Assemblea generale dei soci ha eletto presidente la prof. Chiara Vigini, che sostituisce il dimissionario prof. Lucio Delcaro, e segretario il prof. Raoul Pupo, che sostituisce Lorenzo Rovis, presidente dell’Associazione delle Comunità Istriane. Chiara Vigini, proposta dallo stesso Rovis e sostenuta dal presidente di FederEsuli Renzo Codarin dopo la rinuncia del prof. Stelio Spadaro, ha ottenuto 10 dei 13 voti espressi; 2 sono andati al prof. Giorgio Baroni e 1 al prof. Giuseppe Cuscito. La vice-presidenza spetterebbe alla vice-sindaco di Trieste Fabiana Martini, che però ha rinunciato in favore della direttrice dei Civici Musei Maria Masau Dan, al fine di meglio integrare in quel contesto il Civico Museo della Civiltà Istriano-Fiumano-Dalmata. Nata nel 1960 a Trieste da padre di Collalto e madre di Umago, Chiara Vigini ha lavorato dal 1994 al 2002 proprio all’IRCI, istituito nel 1984 con legge regionale e presieduto dal padre Arturo fra il 1988 e il 2000. Laureatasi nel 2001 in Pedagogia, nel 2004 si è diplomata in Archivistica, Paleografia e Diplomatica. Dal 2003 insegna Italiano, Storia e Geografia nelle scuole medie cittadine ed è solita portare le scolaresche alla Foiba di Basovizza, all’ex Centro di raccolta profughi di Padriciano e all’Ara Pacis Mundi di Medea. Curatrice di vari libri, è attualmente caporedattrice del quindicinale «La Nuova Voce Giuliana» e segretaria dell’Associazione delle Comunità Istriane, che rappresenta al Tavolo di lavoro tra il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e le principali organizzazioni degli Esuli. In tale veste è stata fra gli organizzatori del Seminario nazionale 2012 su Le vicende del confine orientale e il mondo della scuola.
50° Raduno degli Esuli da Fiume
Si è svolto sabato 21 e domenica 22 aprile a Montegrotto Terme (PD) il 50° Raduno degli Esuli da Fiume, organizzato dal Libero Comune di Fiume in Esilio (LCFE) con il patrocinio del Comune di Montegrotto e la presenza di una delegazione della Comunità degli Italiani (CI) del capoluogo quarnerino e del Coro Fedeli Fiumani. Nel pomeriggio di sabato, al teatro del Palazzo del Turismo, tanto il sindaco del Libero Comune di Fiume in Esilio Guido Brazzoduro quanto la presidente della CI Agnese Superina hanno auspicato una sempre maggiore collaborazione tra esuli e "rimasti". Il sindaco di Montegrotto Massimo Bordin ha definito la coesione tra fiumani un insegnamento per tutti. Il professor Gianni Stelli ha giudicato «una vera e propria necessità storica» la ricomposizione culturale, politica e umana dei due tronconi di quella comunità civile spezzata dall’Esodo, affinché la Fiumanità possa continuare ad esistere. Successivamente il Coro Fedeli Fiumani ha eseguito alcuni brani sacri, intercalandoli alla lettura di versi di poesie dialettali. Al termine sono stati consegnati dei riconoscimenti ai segretari (passati e presenti) dell’LCFE e ai direttori (passati e presenti) de «La Voce di Fiume».
Elogi alla voglia di stare insieme dei fiumani dopo 60 anni sono giunti la mattina successiva durante la messa dal parroco di Montegrotto don Roberto. «Il Signore – ha affermato – sa perché siete qui riuniti, è in voi e vi guida». Fulvio Mohoratz ha recitato una preghiera in fiumano.
Paolo Radivo