Sta per finire un altro anno. C’è stato, quest’anno, un passaggio di testimone, che mi riporta ai tempi felici dell’atletica, praticata in anni ormai lontani, e di tante gare a staffetta.
Il “cambio” era, allora, una fase delicata: ci voleva molto allenamento coordinazione, accordo tra i componenti della squadra. Talvolta il cambio non riusciva bene: o era troppo “contratto” perché chi portava in bastoncino era troppo veloce o chi lo riceveva era troppo lento; o era troppo “lungo” e si rischiava di uscire dalla zona di cambio, e infatti qualche volta si usciva e la squadra veniva squalificata.
Spero però che i miei ricordi non corrispondano alla vita del Libero Comune di Pola in Esilio. Il cambio c’è stato e mi sembra, se non ci saranno “ricorsi”, riuscito.
Il “cambio” era, allora, una fase delicata: ci voleva molto allenamento coordinazione, accordo tra i componenti della squadra. Talvolta il cambio non riusciva bene: o era troppo “contratto” perché chi portava in bastoncino era troppo veloce o chi lo riceveva era troppo lento; o era troppo “lungo” e si rischiava di uscire dalla zona di cambio, e infatti qualche volta si usciva e la squadra veniva squalificata.
Spero però che i miei ricordi non corrispondano alla vita del Libero Comune di Pola in Esilio. Il cambio c’è stato e mi sembra, se non ci saranno “ricorsi”, riuscito.
Ora tocca a me correre. Per la verità un breve tratto di strada è già stato percorso. In questi sei mesi, dopo l’avvio e l’accelerazione iniziale, abbiamo ricordato i nostri morti a Vergarolla. L’occasione triste ci ha riportato ai momenti più tragici della nostra vita ed è stata però anche motivo di conforto per il futuro. Come già sapete, è avviato, in collaborazione reale con la Comunità degli Italiani di Pola, l’iter per completare il cippo posto a fianco del Duomo e renderlo significativo con nomi e parole che parlino anche agli ignari.
Un altro momento dell’umana pietà, il 4 novembre, ci ha portato nei due cimiteri cittadini, quello di Monte Ghiro e quello della Marina. Entrambi sono stati motivo non solo di riflessione, ma anche di spinta ad iniziative dense di significato.
A Pola è stato presentato un lavoro notevole, frutto delle ricerche e dell’impegno di un giovane studioso, Raul Marsetič, che ha realizzato un volume di 950 pagine, che, oltre alla storia documentatissima del cimitero, riporta le fotografie e le schede di tutte le tombe, la loro suddivisione in funzione del loro valore storico e del conseguente grado di protezione e di salvaguardia.
Al Cimitero della Marina, l’omaggio agli uomini che hanno dato la vita per un ideale è stato anche occasione perché il vice sindaco di Pola, Fabrizio Radin, ricordando l’atto vandalico e vile che ha danneggiato molte targhe, chiedesse al Console d’Italia a Fiume, Renato Cianfarani, l’aiuto concreto per un intervento integrale di restauro. A questa richiesta, per iniziativa di Silvio Mazzaroli, darà una risposta positiva anche il Libero Comune di Pola in Esilio, ponendo un’altra pietra alla costruzione della rinnovata collaborazione fra tutti i polesani, di qua e di là dell’Adriatico.
A Rovigno, il 25 novembre, Silvio Mazzaroli ha presentato il risultato di un lavoro ciclopico, voluto da lui e realizzato da Argeo Benco. I tre volumi in copia anastatica delle prime tre annate de “L’Arena di Pola” andranno a tutte le biblioteche, in tutte le associazioni, nelle ambasciate, nei ministeri ed anche nelle nostre case. E’ un lavoro prezioso, degno di tutto il nostro plauso.
Questi mesi hanno visto anche esplodere il caso di Magazzino 18. L’entusiasmo di Simone Cristicchi e l’attenzione per il nostro mondo sono stati compensati dal successo del suo spettacolo, che ha superato le polemiche che lo hanno preceduto e corre da una città all’altra, raccogliendo applausi e consensi e, forse, se riusciremo a coinvolgere l’ambasciatrice d’Italia a Zagabria, Emanuela D’Alessandro (uso volutamente il femminile, in luogo dello stucchevole “ambasciatore” perché l’ambasciatrice è giovane, è bella, è sensibile alla nostra storia, è al nostro fianco nei momenti significativi), potremo rivivere questo ricordo dei giorni più tristi della nostra vita, a Pola, nella cornice sublime dell’Arena. E’, per ora, un sogno, ma i sogni talvolta si avverano.
E, ancora, un altro progetto importante sta prendendo corpo: La Cisterna di Bruno Carra, che ha già riscosso tanto successo nella forma di spettacolo teatrale, sta diventando un filmato; le riprese, a cui ha partecipato, nella veste finora inedita di attore, il poliedrico Silvio Mazzaroli, concluse in dicembre, verranno fissate in un dvd, che sarà diffuso nel modo più ampio, soprattutto nelle scuole, con l’appoggio entusiasta del Ministero e che dovrà essere accompagnato dal nostro costante controllo, affinché la trafila gerarchico-burocratica non si inceppi durante il percorso.
Io mi faccio vanto, senza alcun merito, del raggiungimento di questi traguardi, ma vi assicuro che non ne ho colpa: l’ultimo staffettista “taglia il filo di lana”, gli fanno le fotografie, anche se gli altri hanno corso più di lui.
Ma un altro anno sta per cominciare. Progetti, anche ambiziosi, sono in cantiere; altri vedranno la luce con il rinnovarsi delle stagioni, in primavera.
Con l’augurio, per tutti noi, che questo Natale sia sereno e che il nuovo anno ci porti soprattutto gioie e soddisfazioni, io mi auguro di vedervi tutti (o almeno quasi tutti) a Pola, in maggio, perché in maggio l’Istria, da Salvore a Capo Promontore, è piena di ginestre e lì rivivremo, idealmente, i giorni della nostra giovinezza.
Tullio Canevari
Sindaco del Libero Comune di Pola in Esilio