Lutto a Pola. È scomparso Edi Svich
Stroncato da un infarto a 61 anni, se n’è andato Edi Svich. Persona schiva e squisita, aveva la musica nel sangue. Da bambino amava cantare, tanto da esibirsi ai festival per l’infanzia dell’allora Unione Italiana dell’Istria e di Fiume, per passare, crescendo, da uno strumento all’altro con grande passione e talento. Dopo aver frequentato l’elementare italiana a Dignano, ha seguito i corsi alla scuola di musica di Pola, ma il suo istinto era soprattutto quello dell’autodidatta. Non a caso suonava di tutto, preferendo pianoforte e fisarmonica, ma senza disdegnare anche quelli a fiato, sassofono in primo piano, fino alla batteria. Portato per il genere popolare, a Dignano, con il gruppo dei Semafori, aveva fatto divertire e ballare un’intera generazione. In seguito ha avuto altre esperienze fino ad un tragico lutto in famiglia, dopo il quale ha lasciato note e tastiere. Soltanto negli ultimi anni la sua vena artistica aveva ripreso a pulsare, portandolo a collaborare con la banda musicale cittadina e ad assumere le redini del coro della società artistica “Lino Mariani” della Comunità degli Italiani di Pola, portandolo ai fasti di un tempo. Numerose le partecipazioni ai vari eventi locali e i concerti, assai apprezzati nell’area istriana e oltre. Gran lavoratore, misurato e sorridente, ha fondato, sempre in ambito societario, altri gruppi canori, dimostrando tutta la sua bravura e l’entusiasmo nel proporre varie espressioni interpretative. Per tutti coloro che l’hanno conosciuto e apprezzato e per l’intera Comunità Nazionale Italiana è una grave perdita. Riposa in pace, caro maestro.