Nel 2000 il Circolo di cultura istroveneta “Istria” e l’IRCI (Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata) avevano dato alle stampe, con il contributo della Regione Veneto, una Storia dell’Istria a fumetti. Dodici anni dopo ne hanno proposto una ristampa aggiornata. Lo scopo è sempre lo stesso: interessare i bambini al passato e al presente della penisola. Alle 84 pagine originarie se ne sono aggiunte altre sette per raccontare gli ultimi eventi. Il grande formato A4, oltre che ad agevolare la consultazione, è consono alle fotocopie per uso didattico. Tutte le pagine presentano vignette in bianco e nero per dar modo ai piccoli lettori di colorarle secondo il proprio gusto. I disegni, sempre simpatici e ironici, inducono al sorriso anche quando trattano vicende tristi. Brevi didascalie, scritte in un linguaggio adatto ai piccoli fruitori, forniscono ragguagli sulle diverse epoche storiche, naturalmente senza pretese di precisione e completezza. Ciascuna pagina è affiancata da una bianca, dove ogni lettore può scrivere e/o disegnare la propria versione dei fatti.

 

All’inizio si immagina l’arrivo di famiglie di turisti italiani, sloveni e croati in un campeggio estivo istriano. I figli di tre famiglie tipo, dopo una giornata di giochi in cui ognuno si esprime nella sua lingua, chiedono ai rispettivi papà di raccontare loro una storia. Loro decidono di parlare delle preistoria. Non appena i bambini si sono addormentati, la capra, animale totemico istriano, continua nel sogno la narrazione solo in lingua italiana. Al risveglio i tre piccoli, entusiasti, si scambiano le rispettive esperienze oniriche.


L’idea originaria era di Walter Macovaz, con vignette e copertina di Manuel Zuliani e le tavole di Bruno Chersicla, Ugo Pierri e Franco Sillato. Fra i principali ispiratori delle didascalie ricordiamo Franco Colombo, Livio Dorigo, Flavio Portolan e Piero Delbello. La seconda edizione si è avvalsa della consulenza storica di Roberto Spazzali e i disegni di Laura Bologna, con l’elaborazione elettronica di Vanja Macovaz.
Il volume è stato presentato il 12 dicembre nell’edificio che a Trieste ospita sia l’IRCI che il Museo della Civiltà Istriana, Fiumana e Dalmata. I relatori hanno sottolineato lo spirito allegro e pacificatorio dell’opera, volta a trasmettere alle giovani generazioni i valori del dialogo e della tolleranza. Il passato, a volte drammatico, viene riproposto in modo sereno ed equanime affinché non costituisca più un ostacolo all’amicizia e alla collaborazione tra le diverse nazionalità istriane.

Gli interessati possono rivolgersi al Circolo Istria.
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