E LA SPIAGGIA SI TRASFORMO' IN UN CARNAIO - VERGAROLLA di Nelida Milani
18 agosto 1946. Una ricorrenza che incrocia passato e presente, una data che fa tornare tutto, come un film a ritroso che non abbiamo mai voluto guardar bene giocando a nascondino con la rimozione.
«Muoviti, Gina! Per causa tua faremo tardi!».
La sollecitava zio Riccardo, sì, bisognava affrettarsi, avremmo fatto tardi, avremmo mancato l’inizio della gara, uno spettacolo grandioso, visto dalla riva e dall’alto, tutto un fervore e un brulicare di gente ad incitare i campioni. Un’incredibile festa di nuoto, una competizione aperta a tutti, ai giovani e ai meno giovani, ai nuotatori di lungo corso e ai neofiti. E poi, dall’eliminatoria locale si sarebbe passati a quella provinciale, dalla provinciale all’interregionale e, quindi, alla nazionale, ospitata di anno in anno in una città diversa. Così raccontava zio Riccardo, entusiasta della kermesse ideata da Franco Scarioni, giornalista de “La Gazzetta dello Sport” che aveva lanciato le mitiche Popolari di Nuoto nel lontano 1913.