Atti, memorie e documenti

E LA SPIAGGIA SI TRASFORMO' IN UN CARNAIO - VERGAROLLA di Nelida Milani


18 agosto 1946. Una ricorrenza che incrocia passato e presente, una data che fa tornare tutto, come un film a ritroso che non abbiamo mai voluto guardar bene giocando a nascondino con la rimozione.

«Muoviti, Gina! Per causa tua faremo tardi!».

La sollecitava zio Riccardo, sì, bisognava affrettarsi, avremmo fatto tardi, avremmo mancato l’inizio della gara, uno spettacolo grandioso, visto dalla riva e dall’alto, tutto un fervore e un brulicare di gente ad incitare i campioni. Un’incredibile festa di nuoto, una competizione aperta a tutti, ai giovani e ai meno giovani, ai nuotatori di lungo corso e ai neofiti. E poi, dall’eliminatoria locale si sarebbe passati a quella provinciale, dalla provinciale all’interregionale e, quindi, alla nazionale, ospitata di anno in anno in una città diversa. Così raccontava zio Riccardo, entusiasta della kermesse ideata da Franco Scarioni, giornalista de “La Gazzetta dello Sport” che aveva lanciato le mitiche Popolari di Nuoto nel lontano 1913.

NORMA COSSETTO

  NORMA

Norma

sguardo  
che illumina l’azzurro del cielo
mente
aperta verso il mondo
cuore
pronto  a vivere e donare

Norma

fiore
sradicato dalla terra rossa d’Istria
sorriso
sprofondato nella nera voragine d’odio
strazio indicibile
innocenza violata
vita spezzata


Norma

Giovane maestra di vita
testimonianza di coerenza
coraggio per chi resta
memoria perenne
dolore che non si può rimarginare


Ti  sentiremo nel profumo del tuo mare
Ti  sentiremo tra le pietre riarse della tua Istria
Ti  rivedremo, esuli in Cielo,
tra le braccia amorose del Padre

Maria Grazia Ziberna


 
Norma Cossetto, nata nel 1920 a Santa Domenica di Visinada, un piccolo borgo agricolo istriano, da una famiglia non facoltosa ma benestante, era una studentessa universitaria quando a soli 23 anni venne seviziata e gettata in una foiba.

Durante gli anni del Ginnasio e del Liceo la famiglia la trasferì a Gorizia, nel collegio delle suore di Notre Dame, perché potesse  frequentare il Liceo Classico. Nel 1939, dopo aver conseguito la maturità con ottimi voti,  si iscrisse alla facoltà di Lettere di Padova. Mentre ancora frequentava l’università venne chiamata per delle supplenze al liceo di Pisino e alle Magistrali di Parenzo.  

I suoi coetanei la ricordano come una ragazza dedita allo sport, molto portata per gli studi e le lingua straniere, che amava la musica, studiava il pianoforte, ed era attratta anche da pittura e canto.

Norma era una ragazza ben inserita nel contesto sociale in cui viveva. Suo padre era un proprietario terriero molto stimato a Santa Domenica di Visinada avendo contribuito allo sviluppo della vita agricola e sociale del paese quale Commissario Governativo delle Casse Rurali per l’Istria, una carica questa che gli aveva permesso di aiutare gli indigenti del luogo.
In seguito divenne Podestà di Visinada  e segretario del Fascio locale prima della guerra.
All’arrivo dei partigiani di Tito, Norma fu convocata a Visignano presso il comando partigiano — composto da combattenti sia italiani che jugoslavi- dove fu invitata a entrare nel movimento partigiano, ma  oppose un netto rifiuto.
Il giorno successivo, il 26 settembre 1943, mentre girava in bicicletta per le strade del suo paesino, venne catturata dai partigiani di Tito e  portata nella scuola di Antignana trasformata in caserma. La situazione repentinamente precipitò perché i componenti del presidio partigiano iniziarono a torturare e malmenare tutti i detenuti. Tutte le donne vennero violentate e seviziate : Norma  venne ripetutamente stuprata e  subì crudeli sevizie da parte dei suoi  17 carcerieri.
La notte del 4 ottobre insieme ad altri prigionieri venne gettata, ancora viva, nella foiba di Villa Surani,  dove dopo 2 mesi venne ritrovata, con le braccia legate con filo di ferro, trafitta da pugnalate.
La sua storia è emblematica dei drammi e delle sofferenze delle donne dell'Istria e della Venezia Giulia negli anni dal 1943 al 1945. Colpevoli spesso di essere mogli, madri, sorelle o figlie di persone ritenute condannabili dal regime, molte donne in quegli anni vennero catturate al posto dei loro congiunti, usate come ostaggi o per scontare vendette personali.
Nel dopoguerra l’Università di Padova le  concesse  la laurea honoris causa.

 Nel 2005 il Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi le conferì la Medaglia d’oro al merito civile, con la seguente motivazione:    
«Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio.”

La vita e soprattutto la morte di Norma – o meglio le ragioni delle violenze subite e della sua uccisione – continuano tuttavia a essere oggetto di interpretazione politica, in particolare il suo presunto legame diretto con il fascismo.
Ricerche d’archivio avvalorano invece la tesi che Norma ha sempre dimostrato un totale disinteresse per la politica. Norma, come molte altre centinaia di donne e uomini infoibati, è stata uccisa perché colpevole di abitare un’area geografica oggi divisa tra Italia, Slovenia e Croazia.

Nel febbraio 2009 le è stata intitolata una via a Gorizia, nel quartiere dell’esule, la Campagnuzza.

 Per quell’occasione Maria Grazia Ziberna ha composto questo testo, letto durante la cerimonia,  in presenza della sorella di Norma, Licia Cossetto, e delle Autorità cittadine.  

LEGGE 54 DEL 15 FEBBRAIO 1989

LEGGE 54 del 15 febbraio 1989
 
"Norme sulla compilazione di documenti rilasciati a cittadini italiani
nati in Comuni ceduti dall'Italia ad altri Stati in base
al trattato di pace"
 
La Camera dei Deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato:
 
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PROMULGA
 
la seguente legge:
 
Articolo 1
1. Tutte le amministrazioni dello Stato, del parastato, degli enti locali e
qualsiasi altro ufficio o ente, nel rilasciare attestazioni, dichiarazioni,
documenti in genere, a cittadini italiani nati in comuni già sotto la
sovranità italiana ed oggi compresi nei territori ceduti ad altri Stati, ai
sensi del trattato di pace con le potenze alleate ed associate, quando
deve essere indicato il luogo di nascita dell'interessato, hanno l'obbligo di
riportare unicamente il nome italiano del comune, senza alcun
riferimento allo Stato cui attualmente appartiene.
 
Articolo 2
1. Le amministrazioni, gli enti, gli uffici di cui all'articolo 1, sono obbligati,
su richiesta anche orale del cittadino stesso, ad adeguare il documento
alle norme della presente legge.
La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella
Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica Italiana. E' fatto
obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge
dello Stato.
 
Data a Roma, addì 15 febbraio 1989
 
COSSIGA
 
De Mita, Presidente del Consiglio dei Ministri
 
Visto, il Guardasigilli: Vassalli
 
Pubblicata nella GAZZETTA UFFICIALE del 22 f

COSI' L'8 SETTEMBRE 1943 CAMBIO' LA VENEZIA GIULIA

CONVEGNO

A Isola d’Istria (Slovenia) il 28 e 29 novembre una ventina di studiosi provenienti da Italia, Slovenia e Croazia hanno messo a confronto le risultanze dei loro studi in un densissimo convegno scientifico internazionale dal titolo 8 settembre 1943: i giorni che cambiarono la Venezia Giulia. Lo hanno promosso la Società di Studi Storici e Geografici di Pirano, la locale Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini”, il Centro italiano di promozione, cultura, formazione e sviluppo “Carlo Combi” di Capodistria, l’Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata (IRCI) di Trieste e la Comunità Autogestita della Nazionalità Italiana (CAN) di Isola, con il patrocinio scientifico del Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, dell’IRCI e dell’Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione nel Friuli Venezia Giulia (IRSML-FVG).


I lavori si sono articolati in sessioni tematiche, al termine di ognuna delle quali ha avuto luogo un pacato e proficuo dibattito storiografico secondo lo spirito europeo. Tutti i relatori hanno concordato sul fatto che l’8 settembre fu una data di cesura della storia giuliana, che da allora prese tutt’altra piega.

Sottocategorie

Join Betbuzz365 for an exhilarating night of entertainment and high stakes on the famous online platform!
The Jeetbuzz gaming platform offers a variety of games for every taste. Place your bets and the game will begin!
Do you feel lucky? Join the top rated gaming platform Baji999 for a night of excitement and endless possibilities.